29 maggio 2009

Arf Agn

Bella sei bella, figliola.
Ma non è che perché hai due occhi da cerbiatto te le possiamo passare tutte.
Insomma.

Qua ci sono milioni (sì, milioni) di gay, tutti più o meno discriminati e incasinati e tu che fai?
Te li dimentichi?
Li tiri fuori dalla tua ala protettrice?
Cancelli dalla pagina del tuo Ministero le discriminazioni per l'orientamento sessuale?
E la commissione pari opporunità per le lesbiche e i loro amici?
E la risoluzione del Parlamento europeo?
E il matrimonio omosessuale?

Bella sei bella. 
E quegli occhioni...
 
Ma in Italia non c'è solo Berlusconi da difendere, Ministro.

28 maggio 2009

Ads

Ho paura che Google mi abbia sgamato.
Credo abbia capito i miei gusti malsani.

Perché tra gli annunci che compaiono nella mia mail fanno bella figura

- La tua ragazza in Polonia (trova donne in Polonia che vogliono sposarsi adesso)
- Riconquistare una ragazza (i segreti per riavere la tua ragazza)
- Chat nella tua città (tante single ti vogliono conoscere)

E di seguito i link, stesso stile diretto e pratico.

Meno male che, almeno, garantisce la massima privacy.

27 maggio 2009

A buon rendere

Sveglia alle 5 per accompagnare, lei, alla stazione.
Che deve partire per il ponte lungo allungato e la metropolitana, così presto la mattina, non passa mica.

"Mi porteresti in motorino?", chiede tra il lamento, la supplica e la sfida.
"Tanto a quell'ora non c'è traffico, e ci mettiamo 10 minuti da casa mia alla stazione".

Bella soddisfazione, penso. 
Niente traffico. 
Già, già.

E così mi sveglio alle 5, pigiama e felpa sul pigiama, guido fino a Centrale in compagnia di zaini, pacchi e pacchini.

Kiss goodbye e mi butto a dormire tre ore  in un parco.

Barbone summer style.

A chi prova a dire (oggi) che l'amicizia tra ex non esiste, je morsico il dito mignolo.

25 maggio 2009

Gazebo chess

Fa caldo, a Torre del Lago.
Le formichine lesbiche sulla spiaggia lo combattono con ghiaccioli, birra ghiacciata e tuffi timidi.

Siamo nel gazebo a tutta dritta, ci spalmiamo crema protettiva, beviamo acqua e menta.
Siamo i re e le regine di questa partita a scacchi in cui i protagonisti sono le cavallerizze.
Ci godiamo il sole e lo spettacolo delle pedine che si muovono sulla scacchiera degli ombrelloni.

Periscopio su.

"Ieri sera?"
"Si sono baciate, niente più"
"Ma in pineta?"
"No, erano dentro"
"E oggi?"
"Non le ha ancora scritto un messaggio"
"No, bastarda! Pensa all'altra?"
"Mi sa di sì."

"L'ha mollata due anni fa e ora la rivuole"
"Ma lei non frequenta la dj ora?"
"Sì, ma è una storia solo di sesso"

"C'era una etero curiosa ieri sera. E' la terza volta che viene"
"Ha puntato qualcuna?"
"La barista"
"E la ragazza se ne è accorta?"
"Sì, hanno litigato fuori dal locale"

"Shane è troppo uomo"
"Sì, ma è troppo figa"
"Meglio Carmen"
"Ok, meglio Carmen"


Come c'è un limite alla quantità di sale che si può sciogliere in 1 litro d'acqua,
c'è un limite alla quantità di gossip lesbico che si può sciogliere in 24 ore.

22 maggio 2009

In basso, a destra, edit, save

Giuro che dopo il quarto relatore mi stavo per addormentare.
E se sei là, su uno scomodo sgabello a fare la velina presentatrice, può essere un problema.
Il rischio è di cadere dal trespolo.

Poi ho passato il microfono alle signore.
Una e una, due.
Belle, brave, potenti, scosciate e fighe.

Ed è stato tutto un friccicorio women power.
E' proprio vero che le donne sono il meglio.
Fuori, ma anche dentro al lavoro.

E intanto, porca miseria, compio 24 anni.
Merda.

21 maggio 2009

Comme un boomerang

L'atteggiamento Out & Proud a volte ti si ritorce contro.

Che tutti sappiano che sei Gaia di nome e di fatto ha, di certo, i suoi pregi.

Nessuna paranoia e tanto senso di coerenza quando ti guardi allo specchio, in primis.
Gli amici non ti cercano il fidanzato, tua nonna non crede tu sia zitella, puoi piangere sulla spalla della mamma le pene d'amore, poi.

Ma.

A volte è un po' pesante, si deve ammetterlo.
Gli stereotipi sono duri a morire e le frecciatine difficili da dribblare.

Poi ci sono i grattacapi quelli seri.
Come quello che mi tormenta da qualche giorno.
E che compromette sonno e sogni notturni.

3 persone diverse (3!), di ambienti diversi, che non si conoscono, che mi conoscono, che conoscono il mio disorientamento sessuale, mi hanno detto:

"Sei molto più donna ultimamente, stai diventando una signorina. Ci devi dire qualcosa?"


19 maggio 2009

Tentazioni primaverili

Fa caldo.
Molto caldo.

Ho risposto no, non li ho tagliati.
E non li ho tagliati.
Ma la tentazione è forte. 
Dopo anni, forse 2, forse più, i miei capelli si lasciano legare, e creano un codino piccolo piccolo.

Da samurai biondo.
Fa quasi tenerezza.
E ogni vetrina di parrucchiere è una tentazione.

Fa un caldo incredibile, in questa stanza che guarda a Ovest.

E guardare le foto di Alexandra Hedison (non quelle che ha scattato lei, ma quelle che hanno scattato a lei) non aiuta.


18 maggio 2009

Omofobia, beviamoci su

"Gira a destra, gira a destra! No, non è infrazione, sicura. Dai, che sono in ritardo. Ok, mollami qua. Ecco il casco, grazie. Grazie, a dopo".

Ritardataria giustificata (c'era il giro d'Italia e Milano è un bordello budello), mi preparo a onorare la giornata mondiale contro l'omofobia.

A Milano si fa così.
Ci si mette un cencio in bocca, ci si siede per terra tutti vicini all'angolo di Piazza Duomo, e si contano 30 minuti di silenzio.

Bavagli finiti (segno di successo, no?), a bocca asciutta, libera, ma serrata mi siedo nella massa.
Trenta minuti sono lunghi, soprattutto con il grugno.

Ma in tanti paesi i gay sono vittime, discriminati, reietti. 
E il silenzio, o quasi, ci sta.

A bassa voce.
"Lui è un mio collega, ci siamo trovati qua".
"Ah, piacere. Gaia. Ciao"
"Ciao, Andrea"
"Lei è la mia migliore amica, Paola, che sta con Stefania"
"Piacere"
"Piacere"
"Siamo con loro, due compagne di università"
"Ciao, ciao"

Trenta minuti sono lunghi, ma passano.
Bavaglio e grugno, via.

Ora onoriamo l'omofobia come piace a me.
Chiacchiere e risate.

Aperitivo, vecchi e nuovi amici invitati.


17 maggio 2009

Basics

Pronta a uscire.
Vestita per il giorno di festa.
Gli abiti buoni, della domenica.

Maglietta XL.
Jeans XL, calano, senza cinta.
Felpa con allegato cappuccio XL.
Occhiali da sole XL.

La biancheria non credo serva, di domenica.
L'Ipod sì.

Benedica.

15 maggio 2009

Chicken run

Quando la sofferenza è talmente intensa da trasformarsi in un dolore concreto, fisico, riflesso su testa, cuore, gambe, braccia e pancia, Internet appare, ed è, il tuo peggiore nemico.

13 maggio 2009

Mulino Bianco

"Tirami il dito...", lui
"No, no!", io
"Dai, se lo tiri faccio un rutto...", lui
"No, no!", io
"Dai, gusto pan di stelle...", lui
"Ma guardati, sei tutto sporco di Nutella!", io
"Puliscimi. Basta una leccatina...", lui
"Non ora, fai il bravo. Devo prepararmi, sono già in ritardo!", io
"Dai, tira il dito...", lui
"No, no e no!", io

La moka sbuffa.
Caffè e bando alle ciance.

E' tempo che io e mio marito ci si tolga i boxer, ci si metta i pantaloni, e si vada al lavoro.

Bello avere un amico al tuo fianco, appena svegli.

12 maggio 2009

Qualcosa è inceppato

L'attrice americana Wanda Sykes ride e fa ridere.
Alla cena show di Obama dice "se gli va male, il mandato, può sempre fare appello alla sua metà bianca".

Sykes però è anche indignata.
In California il matrimonio gay non s'ha da fare. 
Lei lo ha fatto, e ora non vale più.

Mi unisco alla sua indignazione.
E penso.

Non solo sei lesbica, ma anche nera.  
O, al contrario, nera e lesbica.

Non c'è molto di cui ridere, di questi tempi.

11 maggio 2009

Role-playing game

Gioco a fare la signorina.

Abito lungo, nero, scollato, spalle scoperte.
E le scarpe? E' la domanda successiva.
Rispondo con un sibillino "dignitose". Senza tacchi.

Devo giocare a fare la brava signorina.
In fondo, si tratta di lavoro. Non ho scelta.

Sorrido, ammicco, mi faccio offrire da bere.
E io, che pensavo che i galantuomini di una volta non esistessero più.
Quelli che ti tengono la porta aperta mentre passi per prima, ti versano il vino, ti fanno complimenti di circostanza.
Quelli che, per gentilezza, ti accompagnano sulla porta dell'albergo, per essere certi che tu stia bene. 
Che, se non invitati, non entrano. 

Esistono, esistono.
Ne ho incrociati almeno 4 in 2 giorni.

Il che implica 4 aperitivi, 4 bicchieri di vino, 4 ammiccamenti tagliati di netto prima del flirt.

Faccio la brava signorina.
In fondo è divertente.

 

8 maggio 2009

Hip and hop

Rihanna mi ammicca dal maxi schermo di fronte.

Calamita.
Dinamite. 
Peperoncino.
Bum!

Ok che la primavera giustifica tutto.

Ma, mi chiedo.
Dove è finito il mio cervello?

7 maggio 2009

Gay bias

C'è sto test che spopola. (Sì, sì, su Facebook).
E che io mi guardo bene dal fare.

"Scopri il tuo orientamento sessuale", o qualcosa di simile e similmente osceno.
E lo fanno tutti, eh!, grandi e piccini, zii e cugini.

Credo ci sia qualche problemino però, nei risultati del test, perché molti (troppi) si scoprono gay senza averlo mai sospettato.

Anche deliziosi paparini con foto familiae a corredo.
E tamarrelli di quartiere.

Tanto finché è un gioco, (orientamento sessuale/colore preferito/la posizione a letto a cui non rinuncerei mai), chissenefrega, no?

Per me non è finzione, però, è realtà.
Il mio colore preferito è il giallo.
E a letto non rinuncerei mai, beh, al classico.

6 maggio 2009

Copyleft

Si parlava, ieri, durante un convegno dove sono rimasta incastrata, di diritti della proprietà intellettuale e del loro più grande nemico. Internet.

Due fazioni. I bianchi e i neri.
Difendere a spada tratta il diritto d'autore, e i contraffattori, uploader, downloader, in catene.
O lasciare che il flusso di dati sfondi il portone in cui c'è già una vistosa crepa. Legalmente.
In una parola, copyleft.

Così, tra un coffee break e un intervento, pensavo a quella mail ricevuta qualche giorno fa.

"Sto stampando, pagina dopo pagina, il tuo blog, per farlo leggere a una persona che non ha Internet".

Benvolentieri.

4 maggio 2009

Ti presento i miei

"Mamma, allora è confermato. Arriva domani mattina."
"Viene la tua amica? Mi fa piacere."

"Sì. Cioè, non è che sia proprio un'amica. Ecco."
"Ma, mi hai detto che non state insieme."
"Sì, no, cioè. Non stiamo insieme. E' complicato. Molto complicato"

"Ma dove la facciamo dormire? C'è la stanza degli ospiti, oppure mettiamo la brandina accanto al tuo letto. Però state strette."
"Nono, va benissssimo la brandina"
"Sicura? Guarda che è davvero scomoda, si spezza la schiena povera."
"Sicurissima mamma, faccio la brandina."

"Bene allora, fai come vuoi. Senti ma, ci siete domenica a pranzo vero?"
"Mamma, è giovedì..."

2 maggio 2009

Now, and then

Sto dormendo.