27 novembre 2008

A farewell to Babele

Lo sapevo, perchè lo avevo letto, se ne era parlato, erano girate voci e gossip.

Ma quando, passando in bicicletta diretta in centro, ho visto le vetrine della libreria Babele vuote, coperte da pannelli bianchi come a dire "ci arrendiamo", lo shock è stato forte comunque.

La libreria ha chiuso, capito?

Una zona franca, aperta a tutti. Per tutti. Uomini, donne e amici curiosi.

Punto di incontro e di cazzeggio vario dotato di macchinetta del caffè e cappuccino.
Con riviste, libri, saggi (impolverati) e messaggi in bacheca.

Io ci andavo spesso in borghese per spulciare tra le novità editoriali. 
Spesso insufficienti per quanto riguarda le donne, certo.

E adesso?
Ci restano solo le sezioni di letteratura omosessuale delle librerie più grandi. 
Nascoste in un angolo, minuscole, snobbate.

E chissà perché in condivisione con la letteratura erotica.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma Babele a Roma? sigh...

io sono rimasta piacevolmente sorpresa che alla Borri Books abbiano marchiato una sezione come GLBT. Certo, è sempre a fianco alla sezione erotica eh, ma almeno ha il suo piccolo cartello e pure col nome giusto!

Gaia ha detto...

No, a Milano...

Quella di Roma, dove sono stata una volta sola, è molto più piccolina, anche se accogliente.

Spero sia ancora aperta...

Gaia ha detto...

accidenti, arduo commentare quando anche tu ti chiami come me...anyway...

probabilmente ci mettenono accanto alla letteratura erotica per quel gusto del proibito che si sa,piace a tutti ma non si dice.
o forse siamo gli unici che ancora facciamo sesso...