31 dicembre 2009

Buoni propositi

Fondamentalmente uno.
Abolire lo zucchero. Granelli di beatitudine, addio.

Poi, quelli secondari.
Quelli positivi.
Diventare più buona, più bionda, depilarmi, imparare il giapponese, imparare a cucinare.

Quelli negativi.
Non cacciarmi nei guai, non dare la mia parola quando non la posso mantenere, non beccarmi una malattia da decompressione.
Ah, e non fidanzarmi.

28 dicembre 2009

Indovina chi viene a cena

La mia migliore amica.
Che ha una ex, con cui sono sorelle. Più di sorelle, amiche.
Che ha una ex, con cui litiga molto. Oggi hanno fatto pace, ha fame, e viene.
Che ha un'amica, ospite per qualche giorno, mollata dalla ragazza.

Una coppia di amiche, amiche di una vita.
Che hanno una cugina single, da poco scoperta gay. Forse.

L'amico gay. Tanto carino. La presenza maschile è necessaria.
La mia ex. Siamo in rapporti civili. Invitata.
Sua sorella minore. Da sola a casa non può mica restare!

Chi porta il vino?

24 dicembre 2009

Terapia e auguri

Una mia amica non sta bene questi giorni.
Il freddo, il caldo, le feste ed ecco che viene la tosse.

Per questo ci sono le medicine.
Lei prende la morfina.
Una speciale, che non lega coi recettori, quindi niente effetti "allegri".
Trovata su Internet, infallibile pare.

Di terapie contro il Natale, ognuno ha la sua.
La mia prevede novanta  minuti di corsa sulla spiaggia, quattro ore di guida verso una montagna con sci e muta nel portabagagli e pranzo al sacco con mela e panettone.

24 ore sono tante da riempire.

21 dicembre 2009

Torre di controllo

Barista, non pervenuta.
Mora con gli occhioni da cerbitatto, non pervenuta.
Biondina addominale scolpito, non pervenuta.

Capelli rossi e boccolosi, pervenuta e affondata.
L'Artista è pervenuta e pure fidanzata.
Maglioncino grigio potrebbe pervenire e pure nella direzione giusta.
Si alza e se ne va.

Noi rimaniamo chiuse nella torre di controllo.
La visuale è a 360 gradi.

E la parrocchia è vuota.

16 dicembre 2009

Monito

Io in queste cose di solito non mi ci metto.
Ma contraria alla dignità umana, no.
Per favore.

15 dicembre 2009

Berlusconi?

L'Italia come la lasci la ritrovi. Anzi, peggio.

Durante l'aperitivo con gli amici può capitare di essere interrotti. Hanno tirato una statuetta sulla faccia del Presidente del consiglio.
Qualcuno alza le spalle. Alternative e opposizioni non se ne vedono, quindi tanto vale tenerci in forma quello che abbiamo.

Il freddo ghiaccia le vie aeree e l'aria di Milano sembra meno inquinata. Meno inquinata, non pulita.

Alle coppie di fatto e diritti civili ormai non ci si pensa più.
Poco male, in fondo è Natale e si va alla fiera dell'Artigianato insieme.
Fa comunque famiglia.

11 dicembre 2009

In tour

Penso.

"Ma parlano italiano? Pure questi? Quanti italiani ci sono su questa strada? Ma guidano a destra? Sono matti... Ma mettono il cappuccino in questa tazzina piccina. E sorridono? E guardano in faccia invece che in uno smartphone?"

Mi sono persa. Sono finita a Milano.
Tour italiano, shock culturale.
Ma non troppo.

8 dicembre 2009

4

Non mi scoraggio di fronte alle difficoltà, ma questa volta ho dovuto riconsiderare i miei passi, voltarmi e tornare indietro.
Sam, Kevin, Robert, e uno indiano di cui non so pronunciare il nome.

4 minuti ognuno, 4 minuti di discorsi inutili su temi insignificanti, 4 minuti a sperare che i 4 minuti passino velocemente.

In altre parole, speed-dating eterosessuale.
Quello dei film, che poi l'uomo si alza e si siede al tavolino accanto.

Pensavamo fosse divertente, in 4 amiche in cerca di una serata diversa.

Siamo fuggite durante l'intervallo.
Abbiamo fatto sega e gli altri 4 non li abbiamo mai conosciuti.

6 dicembre 2009

Prima pagina

Mary Glasspool, 55 anni, nata a Baltimora, nuovo arcivescono della diocesi di Los Angeles.
Gay dichiarata.

Peccato che sia brutta.
E pure tanto.

3 dicembre 2009

La sveglia

Ma sulla radio italiana stanno facendo una pubblicità contro l'omofobia?
Chi, come, perché?

Siamo contenti, no?

1 dicembre 2009

World Aids day

Che e' oggi.
E questo basta.

30 novembre 2009

No, no mi sono dimenticata

Sfido, io, a trovare un bar aperto alle 7 di sera a Londra, London Bridge!
Beh, noi ci abbiamo messo un po', ma poi lo abbiamo trovato.

Una catena italiana.
Un po' come quella che si crea quando il networking delle blogger fa tappa nel Regno Unito per una sera.

Insomma, dopo messaggi lanciati attraverso l'etere, ci siamo incontrate.
Discusso di Londra, famiglie, pensieri e parole.
Tutto, tranne che di lesbiche e di blog.

Carino, il networking lesbico londinese.

E la prossima volta si va a mangiare la pizza.

27 novembre 2009

Elements

Fa talmente freddo che ci sono voluti 32 minuti di corsa per un brivido caldo lungo la schiena.
Fa talmente freddo che sono grata al mio letto singolo, che ha un piumone matrimoniale.
Fa talmente freddo che l'alluce è ghiacciato, e il mignolo pure.

Spero nevichi.

25 novembre 2009

Senso unico

La distanza ha un costo.
Le cose (belle-brutte-quotidiane), vanno e vengono. Tu non ci sei.
O meglio, ci sei attraverso uno schermino piccolo piccolo, in basso a destra di uno schermo piu' grande.

Ammesso e non concesso che ci siano due microfoni in dotazione.
Con lei la conversazione e' un po' speciale e un po' unica.
Io parlo a me stessa. Il silenzio e' rotto solo dallo "sbliup" di Skype.
La risposta e' li', sul vassoio d'argento della chat.

23 novembre 2009

A botta risposta

Alcune considerazioni sono imprescindibili.
Arrivano.

Tipo, esiste l'amicizia tra uomo e donna?
E tra lesbica e lesbica?

Lo so, la risposta è una sola. Sì, eppure.
L'eppure è di dovere. Come il cacio sulla pasta cacio e pepe.

Il rischio, qualsiasi sia l'amicizia, è alto.
Forte vento di casini collegato.

Non che lo abbia sperimentato in prima persona, per carità.
Per carità, io?
Io?

Solo una sensazione.
Ma per spegnere il fuoco seve l'acqua.

20 novembre 2009

Primavera in anticipo

C'è qualcosa di strano qui.

Ieri sono andata a comprare il pane. Erano le 10 di sera. Indossavo una maglietta a maniche corte.
Fa caldo. Caldo.

La notte, nel letto, giro, rigiro e arrotolo me stessa.

Poi, ci sono altre cose strane qui.
Un ragazzo, carino peraltro, ci prova con me.

Flirta senza remore, live e via sms.
Credo di avere finito le scuse che si possono inviare in 200 caratteri.

18 novembre 2009

Mani strette

Continuano a ripetere che l'unione fa la forza.
Inizio a crederci anche io, da quando le buste della spesa me le devo portare da sola.

Timidamente, con un lamento, invoco.
"Uniamoci".

Senza ordine e senza tempo ho inserito i link in questo blog.
Se volete inserire anche il vostro, o volete protestare, o mandare uno smiley, fatelo.

gaia.diecipercento@gmail.com

16 novembre 2009

+ 1

Un altro spicchio della stessa arancia. La buccia è stata buttata da tempo.
Siamo lontani e il rischio deformazione da trasmissione è alto, ma poco importa in fondo.

Mamma, sia ogni tuo click benvenuto su queste pagine.
E grazie di ogni tuo click su queste pagine (e di ogni commento acidello seguente).

14 novembre 2009

Love love

Ieri ho pianto.
Lacrime di commozione trasmessa attraverso canali non convenzionali.

Passeggiavo con flemma per la città quando un ragazzo, carino, biondo, mi ha fermato.
"Ti posso chiedere un favore?", timido, con la cravatta. Non chiedeva l'elemosina.
"Vuoi essere la mia testimone di nozze?"

"..."
"Io e la mia ragazza, Vicky, ci stiamo per sposare qui, in comune, ma non abbiamo il testimone".
Famiglia.
"Sono sud africano, non sanno che ci sposiamo. Non approverebbero".
Amici.
"Abbiamo deciso ieri, su due piedi".

"Ok", gli ho detto.

Ho firmato, stretto un paio di mani, ascoltato parole profonde, ricevuto un paio di abbracci.
E pianto.

10 novembre 2009

The L word

Perché Londra è così piena di italiani?

Siamo in un bar. Io e la mia amica etero, innamorata cronica di uomini di 20 anni più grandi di lei, possibilmente sposati e con prole.

Io, un po' lesbica, sembro.
Lei, direi di no.

Ridiamo, scherziamo, ci abbracciamo, pacche varie.
Siamo amiche.

Due italiani sono seduti al tavolo accanto.

"Mi sa che sono lesbiche"
"Lesbiche? Dici? Ma sono carine"
"Pervertite"
"Dici? Magari sono bisessuali"
"No no, lesbiche"

Maschi italiani.

4 novembre 2009

Fatto

Settimana intensa, non c'è che dire.

Sono sopravvissuta a 30x100 stile libero.
Ho visto due mucche in accoppiamento.
Ho fatto del male a una delle persone a cui voglio più bene al mondo.
Ho pubblicato il mio secondo articolo in inglese.
Ho passato una notte insonne pensando a quando sono insipida. E stupida.
Sono sopravvissuta guidando in autostrada a sinistra.
Ho imparato come si dice "scamosciato" in inglese.
Ho passato un'altra notte insonne cercando un modo per rimediare alla mia stupidità.
La terza notte ho dormito. Svegliandomi a intervalli regolari. Sola, e stupida.

3 novembre 2009

Pausa caffè

"E' più forte di me. Se vedo un bambino piccolo, lo voglio".
"Istinto materno".
"Orologio biologico".
"Siamo fatte per diventare madri a 16 anni"
"E sei a 25".

"Il padre?"
"Beh, no, per quello non mi sento pronta".
"Niente matrimonio?".
"Lui è d'accordo?"
"Lui non lo sa".
"Ma lui c'è?".
"No. Ma sento che lo sto per trovare".

1 novembre 2009

Detto

Il problema di frequentare una professionista (essendo professionisti senza professione), è che la domenica lei lavora da casa sua.
E io da casa mia.

Per fortuna piove.

27 ottobre 2009

Wax

Tutto il mondo è paese.
In tutto il mondo la ceretta fa male.
In tutto il mondo le signorine strappapelo vengono da un paese in via di sviluppo dell'Est Europa, che non svilupperà mai.
In tutto il mondo, le suddette professioniste del pelo sono sentimentalmente impegnate con un macho locale, possibilmente geloso e possessivo, di cui amano raccontare le gesta.
E in tutto il mondo, il loro principale interesse sono i tuoi personali fatti privati.

Chi sei, cosa fai, con chi lo fai, dove lo fai...

23 ottobre 2009

Fwd: cheers

Venerdì sera, l'appuntamento è a casa nostra per un altro brindisi!

Come sapete io e Ellen ci siamo sposate dieci giorni fa, e ci teniamo a festeggiare con chi non è venuto alla cerimonia.

Dalle 8 in poi, High street, ogni bottiglia è benvenuta.

Sarah.

(fa strano)

20 ottobre 2009

Umana digressione

Senza preavviso, ecco il senso di questo piovoso lunedi' autunnale.
Mi aspetta sul bordo vasca, neanche tanto nascosta da una canottierina aderente.
Fa caldo sul bordo vasca, la capisco.

Brunetta, abbronzata al punto giusto, direbbe qualcuno.
Occhi fondissimi.
Ma gli occhi arrivano dopo.

Dopo la perfezione delle sue forme. I dettagli delle braccia allenate, il passo atletico.

Mi sorride.
Devo, devo, devo buttarmi in acqua.

18 ottobre 2009

Emisferi

Il fatto che in Sud Africa si discuta di abolire i matrimoni gay, mi ricorda che in Sud Africa i matrimoni gay sono legali.
Aggiungere altro sarebbe inutile.

15 ottobre 2009

Siamo fatti così

E così chiedo: "Papà, mi porteresti qualche libro da Milano? Sai, mi manca leggere in italiano, leggere in inglese mi coinvolge meno, per carità bellissimo, ma..."

Risposta secca. "No problem".

Papà, diligente, va alla Feltrinelli International, compra i primi 3 romanzi della classifica americana, li paga un fottio, e me li porta a Londra.

14 ottobre 2009

Costituzione

Cosa?

Affossata la legge sull'omofobia?
Dobbiamo farci una legge, sull'omofobia?

Tam tam di litigi e ripicche alla Camera, e intanto 2 ragazzini gay aggrediti in Sicilia?
Maggioranza, opposizione e malumori?
Pregiudiziale di costituzionalità?

La Costituzione, poverina, si sentirà stanca questo periodo.


9 ottobre 2009

Fingo

Danno per scontato troppe cose.
Per esempio che si possa mettere un vibratore su un dito.

8 ottobre 2009

Uscendo, ho dimenticato a casa il pudore

C'è sta cosa meravigliosa qui, i mercatini.
Quando meno te l'aspetti, giri a sinistra, e ti trovi immerso in un formicaio di bancarelle, oggetti inutili e puzza di cibo orientale.

Poi la folla.
Tutti compressi in un abbraccio collettivo, neanche fossero le 9 sulla metropolitana.

Lei mi guarda, ammicca e spinge un po' più forte.

Non ricambio.
Si intestardisce.

"Hai una sigaretta?", chiede.
"Non fumo, mi spiace".

Ci pensa un attimo.
"Sai che ore sono?"

5 ottobre 2009

Babel

Per un'amica che non parla italiano.
Ma dubito che succederà ancora, purtroppo.

We were waiting for you and we were not let down.
Rain, chilly wind.
Cheers, welcome in London.

There is a reason why here the sea it's not called Mediterranean, but North.

But if you have to bike up Pentonville Road to get safe home, you'll get hot anyway.
Whatever hot means.

3 ottobre 2009

Blend

Mi aspettano grandi cose oggi.
E' finito il dentifricio, e lo devo ricomprare.
La scelta del tubetto e dell'intensità della menta (o menta e limone, o menta e frutti esotici) è una delle chiavi di volta di una giornata.
Modelli, marche, forme, colori.
Cosa chiedere di più?

27 settembre 2009

Titolare della squadra di pallanuoto (gay) di Londra

"Scusa, potresti ripetere l'orario degli allenamenti che ho ancora un po' di difficoltà con l'accento inglese? Sai, con quello americano non ho problemi ma..."
"Certo. Comunque sono americano. Los Angeles, California"

24 settembre 2009

The fat issue

Dall'altro lato della Manica, si legge la stampa dell'altro lato della manica.
Che per fortuna esiste anche in formato lady gay.
Diva, mensile patinato pieno di lesbiche carine. Troppo carine per esistere.

Questo mese, ottobre, l'autunno alle porte, la copertina è dedicata alle cicciotte.
The fat issue, lo chiamano.

Tondo, piuttosto che piatto.
Mmm, punti di vista.

Il mio?
Le curve (anche abbondanti) di chi ti sta al fianco o tue, sono meravigliose.

20 settembre 2009

Desideri azzerati

Cammino a testa alta in un paese in cui due donne si possono sposare.
Sul mio cammino, 4 coppie di signore, signorine, ragazze, teneramente abbracciate e visibilmente innamorate in una massa confusa di turchi, passeggini, ebrei, egiziani, neri fighissimi, biciclette e taxi.

Ma in giro, sono sicura, ce ne sono molte altre
E c'è anche il sole.

14 settembre 2009

Cristo è ancora fermo a Eboli

Dolomiti lucane, 2009.

Mi è stato detto che percorrere di corsa in canottiera le strade tortuose potrebbe essere un problema.

Con quei pantaloncini attillati poi, corti e rosso fuoco. Non ne parliamo.

Opto per una maglia lunghetta, data la stagione, lunghissima.

Credo si dica tre quarti.


Esco.

Ipod on.


Trenta anime delle tremila del paese, al mio passaggio, interrompono la loro occupazione per un istante, osservano, ci pensano su, tornano alla loro occupazione.








10 settembre 2009

Timeline

La Casagit, fondata nel 1974, è la cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani.
Questi viziatoni.

Che togliendo il fascino dell'acronimo sta più o meno a significare che se ti ammali, ti pagano le cure.
Che se hai bisogno di un paio di occhiali nuovi, ti pagano gli occhiali.
Che se hai bisogno di un paio di occhiali nuovi da sole, graduati, te li pagano uguale.

A te, e alla tua famiglia.
Figli, mogli, mariti, genitori, parenti vari (qualche limite c'è).
E, dal 1997, anche al partner di una coppia di fatto.
Eterosessuale o omosessuale.

8 settembre 2009

Vizi

Ho un debole.
Insospettabile, vizio.
Altrettanto inconfessabile.

Caramelle gommose, orsetti colorati da strizzare, perfette dosi preconfezionate di zucchero, coloranti e gelatina.

Liquerizie che si appicicano ai denti, meglio se ripiene di dolcissima plastilina al cocco, al limone, alla fragola.
Rotelline da srotolare, pesciolini da affogare contro la lingua.

Alla loro vista non so resistere.
Divento un'orsetto anche io.

Chi mi conosce lo sa. 
La mia tata dovrebbe saperlo, ma sembra avere un vuoto di memoria quando mi si avvicina minacciosa.
Sguardo da killer pronto a colpire.

"Ho fatto la lavatrice"
"Grazie"
"La lavatrice dei vestiti chiari"
"Bene, grazie"
"Non sono proprio puliti, ora, però..."
"Epperchemai?"
"Le tasche. Le tasche dei tuoi pantaloni..."
"Eh..."
"Erano piene di rotelle di liquerizia..."
"Mmmm..."
"Che a 60 gradi, nella lavatrice..."

4 settembre 2009

E le altre strade

Tortuose, trafficate.
Escono dalla nebbia.

C'è il binario di un treno.
Ferma vicino.
Scendo.
Risalgo.

C'è un aereo, e un aeroporto secondario.
Salgo. Riscendo.

L'ago della bussola non oscilla, indica il Nord.
Io oscillo, sì, ma seguo l'ago.
Nord.

C'è il mare.
Guardo giù mentre lo attraverso.
Non è mare, è oceano.

Strade piene di amici, abbracci.
Coccole a mezza luce.
E rimasta sola, urla nella notte.

Insomma, me ne vado.
Vado a vivere a Londra.

2 settembre 2009

Gay street

Mi piacerebbe visitare l'Africa.
L'Africa centrale, affascinante.
Ma è pericoloso. C'è la guerra, scoppiano bombe, la gente si accoltella per strada.

Mi piacerebbe visitare il Medioriente.
Caldo afoso, cultura diversa, da scoprire.
Ma è molto periocoloso. La guerra continua, il sistema politico è instabile, uomini martiri decidono di morire per uccidere.

Aspetto. Il rischio c'è, meglio evitare.

Ma devo tornare a casa.
Venerdì ho un biglietto aereo per Roma.
Ma è pericoloso. Scoppiano bombe, ragazzi aggrediti, coltelli e sangue.

Il rischio c'è, lo devo correre.
Aperitivo in gay street.


1 settembre 2009

Settembre

I vantaggi di svegliarsi presto la mattina sono variegati e innegabili.
Niente fila per fare la pipì, non dover condividere la prima moka con alcuno, e fare zapping indisturbati sui canali Rai in attesa, appunto, che la prima moka fumi.

Uno Mattina (estate).

Un sessuologo dotato di farfallino e calzini rossi commenta il decalogo del perfetto primo appuntamento.
E' serio quando consiglia di lavarsi i denti, non parlare (troppo) delle relazioni precedenti, vestirsi provocanti sì, ma il giusto.
Compiaciuto, sorride alla telecamera.
Linea al pubblico.
Il vostro primo appuntamento?

"Abbiamo mangiato un gelato, dopo due leccate gli è caduto"
"Abbiamo parlato del sesso degli angeli"
"Abbiamo, beh, ..."

Enough.
Spengo, e carico la seconda moka.

11 agosto 2009

Angeli e demoni

Un coro di donne mi dice, "non andare, per oggi basta così".
Gli uomini alzano le spalle. "Hai voglia? Perché no?"

La quarta immersione della giornata, notturna.
Tra la prima e la seconda serata a mollo nel Mediterraneo.
Bene al corpo, non fa. Lo so.


Angeli e demoni, ma la coscienza è mia.
Sono un essere anfibio, donna e mezza uomo.
Vado.

6 agosto 2009

Buoni propositi

A proposito, vado in vacanza anche io.
Cioè, non proprio in vacanza.

Vado a lavorare, al mare.
Un lavoro in cui il cervello resta acceso, ma i bicipiti contano più dei polpastrelli.
Niente male.

E poi, da questo nuovo lavoro non posso fuggire.
C'è il mare tutto intorno, sull'isola.

Beh sì, un po' me ne vado in vacanza.

5 agosto 2009

Step up

Arriva non richiesto, questo ricordo dell'infanzia.

Nove anni e una predisposizione alle macchinine e alle ginocchia sbucciate.
Mia mamma reagisce a modo suo.
Mi iscrive a un corso di danza.
Bimbe col tutù in una palestra di periferia.
Io, danzo.
Agile come un facocerino zoppo.

Tutù, inciampo.
Tutù, tutte a destra. Io a sinistra.
Tutù, gamba su. La mia, di salire, non ne vuole sapere.

Ricordo, rido e sudo. Non per colpa del caldo.

3 agosto 2009

E' il mercato, bellezza

"Sono un uomo generoso di natura. Mi piace fare felice una donna, aiutarla nel suo progetto di maternità. Eccomi volontario. Offro, in cambio di uno scambio naturale di intenti, seme di prima scelta. Ottima qualità, occhi azzurri probabili. Nessuna discriminazione tra donna etero, donna omo, donna. Basta chiedere, mail, telefono, fax. Ora c'è anche Facebook. Resto in attesa".


Se un amico, carino davvero invero, ti supplica di pubblicare il suo annuncio che altro tocca fare?

Riderci. Berci. Pubblicare.
Su.


30 luglio 2009

I maschi

E così, dopo avermi raccontato che è calabrese, che vive a Milano da sei anni dove è arrivato per seguire una donna ("oggi non lo rifarei neanche per la Bellucci"), che la crisi economica è tutto terrorismo sociale, che andrà in vacanza con la sorella ("brava donna, non ha mai trovato marito"), che la più bella città del mondo è Roma, che vorrebbe smettere di fumare ("ma come si fa, la vita è già così difficile"), il tipo con le forbici in mano che mi sta risistemando la cespugliata in vista del calore di Ferragosto, interrompe per un istante il monologone, mi guarda e fa:

"Scusa, ma perché sei venuta in un barbiere per soli uomini?"

Paranoia. Inizio a sudare freddo. Anzi, caldo.
Sarà mica che le lesbiche sono attratte istintivamente dal "pour homme" anche in questo?
Un po', sì, mi preoccupo.

"Ma, è scritto da qualche parte?"
"Certo, fuori"
"E grave?"

"No! Te lo chiedevo perché hai fatto un'ottima scelta. Si sa, i barbieri tagliano meglio anche le donne, hanno più esperienza nei capelli corti. Non sanno fare le messe in piega, ma non mi sembra sia il tuo caso. Invece, i parrucchieri per donne tagliano malissimo gli uomini e..."

29 luglio 2009

Ironic

Ma cosa aveva mangiato da piccola Alanis Morissette che aveva già capito tutto nel 1995?

27 luglio 2009

One

Ricorre oggi il compleanno del mio primo amore.

Io, 17.
Lei, 30.

Esplosione nucleare controllata.
Passione raffreddata con il ghiaccio della paura.

Io, inutile dire di cosa. Di tutto.
Lei, di farmi male. Di rompermi.
Una bimba alla prima esperienza è una cosa delicata.

Comune, dell'età.
Quel 3, sì. Fa paura.

La separazione è stata fisiologica.
Delicata come la nostra storia.

Descrescendo di appuntamenti, telefonate e sentimenti.

Ci sentiamo ancora, una sola volta l'anno. E' tradizione.
Il giorno del suo compleanno, oggi.


23 luglio 2009

Roma 2009

Lo so che sapete che ci sono i mondiali.
Vi vedo, lì, tv accesa e occhio marpione, a seguire le gare di tuffi, nuoto, nuoto sincronizzato e perché no, da ieri, nuoto in acque libere.

Bicipiti, deltoidi, occhi sotto sforzo, (tette).

Io, personalmente, preferisco la pallanuoto.
Mi immedesimo non di poco nelle sette che escono dall'acqua fino alle anche, caricano con la spalla e sfondano la porta.

E me le vado a vedere dal vivo, con la mia di squadra.

Tv spenta e occhio marpione, a seguire le eroine piacevolmente strizzate in copricostumi inelastici.

22 luglio 2009

Momenti di gloria

Non di rado, apprezzo e ringrazio che una buona parte dei miei colleghi sia gay.

Questa coincidenza allenta sensibilmente la pressione concorrenziale che si concentra su "quella" del secondo piano, dove ha sede un'agenzia pubblicitaria.

Carina, carinerrima, mora, simpatica.

I nostri scambi avvengono in ascensore e le parti del dialogo possono essere invertite senza rischio di compromettere la veridicità.

"Vacanze?"
"Tra poco"
"Lavoro?"
"Tantissimo, fine luglio e nessun accenno di rallentamento"
"Meglio così"
"Meglio così"

Quando vado via, la sera, a volte (poche ma speciali) mi saluta agitando la manina attraverso la vetrata del secondo piano.

Carina, carinerrima, mora, simpatica.
Impegnata.






20 luglio 2009

Minkiate (conversazioni tra ironiche sconosciute)

"Lavori da Ikea o da Brico?"
"Da Ikea. Le lesbiche bionde lavorano lì"
"Giusto. Da Brico ci sono le lesbiche more"

"Ero appunto da Ikea l'altro giorno"
"Potevi venire a salutarmi"
"Come ti riconoscevo?"
"Partiamo dal fatto che sono bionda"
"Magra consolazione"

"Poi le occhiaie. Sono 4 giorni che non dormo"
"Cosa fai la notte?"
"Sogno di dormire"

"Io anche non ho dormito stanotte"
"Perché?"
"Ero ubriaca. Troppo per poter prendere sonno"

"Amore?"
"Cosa? Ho paura della parola amore"
"Per l'alcool"
"No, odio. Sono astemia"
"Amore e odio. Fratelli gemelli"

17 luglio 2009

Tied up

Non c'è verso.
Il nodo della cravatta non lo so fare.
Inutili gli sforzi di mia madre ("tesoro, prima sotto poi sopra"), di amici vari ("cioè, na cagata"), di internet.

Eppure, quando andavo in barca a vela, la gassa l'ho imparata e quella c'è, anche a occhi chiusi.

Comunque sia, la cravatta, al mio collo non s'annoda.
E oggi, che per lavoro ho dovuto interpretare un uomo, eccomi a supplicare un nodo a colleghi imbarazzati.

Ora che ce l'ho, non lo sciolgo mica.

16 luglio 2009

Happy hour

So già che ci proverà.
Tra una tartina e un sorso di Sbagliato, allungherà una battuta.
Poi un sorriso, e infine la mano.

Mi ha fatto un enorme favore.
Anzi, un mezzo enorme favore.
L'altra metà è ancora dovuta.

E' uomo, single, potente e confidente.
E' uomo, e non mi piace.

Gli devo rispetto e la gratitudine che si deve agli amici.
Null'altro.

Tra una tartina e un sorso di Sbagliato, sorriderò.
E sorriderò ancora scostando battute, mani e allusioni.



14 luglio 2009

Ice

Pianura padana. Ore 14.

Milano suda.
L'asfalto è bagnato.

Ho messo una Coca cola in freezer, ieri sera.
La notte è passata e tengo tra le mani una supposta rossa.
Marchio ben visibile.

La lattina è esplosa. Non sta in piedi.
Neanche io.
Non sudo, ma il caldo avvolge il cervello e l'ottimismo.

Il freezer è ancora pieno.
Tè freddo al limone.
Lime, menta.
Pesche dure come la roccia.

Tutto, per un brivido in cambio.



13 luglio 2009

Camp in

4 lesbiche e 2 tende da piantare.
Picchetti, martelli, teli impermeabili e braccia forti.

Orgogliose, pochi minuti dopo, ammiriamo l'impresa.
Abbiamo tirato su nidi solidi e a prova di.

Ma i luoghi comuni lasciano il tempo che trovano.
Prima di uscire per cena, doccia calda, un velo di trucco e vestitini fru-fru.


10 luglio 2009

Cheers

Mia madre ha portato del caviale da Mosca.
Lo offre per aperitivo, insieme ai pomodorini con crema alla menta che piacciono solo a lei.
Ma come li fa bene.
Glielo dicono tutti, e nessuno li mangia.

Mia sorella ha già protestato.
"E' il tuo compleanno, fai pure la festa, ma io alle 10 vi saluto. Vado ai castelli con i miei amici".
L'alzata di spalle generale, di rassegnazione, non è mancata.

L'altra donna che mi ha cresciuto, santa, sono 3 giorni che cucina.
Con i parenti le brutte figure non sono ammesse.
Con gli amici poi, figuriamoci.

Sono tutti attesi per le 8.
Gli zampironi già alle 7 fumano.

Io soffio per 600 chilometri.
Soffio forte e spengo anche io una candelina di auguri.
Quella al centro, sulla torta gelato nocciola e lampone.



9 luglio 2009

Big Pig Bar

Probabilmente, maturità nel rapporto con il prossimo e con la propria omosessualità vuol dire, quando si conosce una nuova amica, riuscire a terminare la serata senza aver chiesto:

-quando hai capito che sei lesbica?
-i tuoi lo sanno?
-se sì, che fanno?
-i tuoi amici lo sanno?
-se sì, che fanno?
-è giusto che i gay possano adottare?
-come hai conosciuto il tuo primo amore?

Giuro, non credevo di essere messa così bene.

8 luglio 2009

Una canzone per te

"Alzaaaaaaaaaaaa"

Sto guidando.
130 in autostrada, dritta dritta e un po' annoiata, quando da una radio sottovalutata, Lifegate, esplode melodia celeste.
Pochi secondi e siamo a 160.

Gomitata nella pancia a mio padre che sonnecchia al mio fianco.
"Chi è? Chi è? Dimmi subito chi è!"

Come un cavaliere in battaglia, sguaina l'Iphone.

Shazam!
Milow-Ayo Technology

Sono passati tre giorni, e non riesco a sentire altro.
Mannaggia a Milow.
E grazie a 50 cent.

7 luglio 2009

Rewind

Ero lesbica.
Sono tornata donna gay.

Perché è più dolce.
E io sono dolce.
Anche se sono gay. E donna.

3 luglio 2009

Summer training

50 stile
"Birra o gelato, dopo?"

25 stile, 25 rana
"Gelato. I maschi vengono?"

10 ranetta

"No, non credo. Lui mi ha mandato un sms che usciva con gli amici"
"Ma l'altra sera come è andata?"
"Guarda, non c'è speranza. Ho cercato di fargli capire che mi interessa in tutti i modi. Nisba"
"E' un uomo... Ritenta"

8x50 misti

"Hai fatto la ceretta?"
"Sì, sono andata ieri"
"Brava! Devo prendere appuntamento per la prossima settimana"

200 sciolti

"Ma il programma dove è finito?"
"Eh, s'è bagnato e l'ho buttato"
"Beh, certo. Se era bagnato..."

200 dorso

"E lei come sta?"
"Bene, le si è rotto il cellulare, figurati. Parlarle è un terno al lotto"
"Dai, salutamela"

12,5 gambe stile

"Che gusti prendi?"
"Cioccolato sicuro"

2 apnea

"Anche nocciola"
"Buono nocciola. Andiamo, va..."


2 luglio 2009

Step by step

I gay indiani possono fare sesso senza commettere un crimine.
L'omosessualità non è più reato.
Mi compiaccio.

30 giugno 2009

Conciata così

Bacchettona non sono.

Ma vedere una deputata della Repubblica italiana mezza nuda,
che sorride indipendente, fiera e lesbica,
appiccicata sui muri della città,
con accanto un altro deputato tutto nero anch'esso sorridente,
con la parola mafioso di mezzo,
non mi sembra un'idea geniale.

29 giugno 2009

Takehome

Il mio zaino ha tantissime tasche.

Da quella davanti, ho tirato fuori la bandiera, su sfondo bianco la scritta "Genova Pride 2009".

In una più piccolina c'è la gentilezza dei genovesi.
Deliziosi. Delicati. Tu per tu.

Nella tasca grande, l'asciugamano ancora umido dopo il bagno in mare della mattina.

Facce simpatiche, un sacco. Gentilezza e rispetto.
C'è spazio per tutto, un po' per ognuno.

Cellulare pieno di foto.
(amiche e amici di amiche)

Ma senza soldi.
"Dove siete? Quale carro? I bears sono passati?"
(le amiche, perse)

Unico rimpianto. Ci avrei anche messo la spilletta, sullo zaino.
Ma non me l'hanno data.

26 giugno 2009

Skype

"Allora cosa fai questo week-end, tesoro?"
"Non so ancora di preciso mamma. Vorrei andare al mare"
"Sì, brava. Che prendi un po' di colore. Tirreno o adriatico?"
"Pensavo Liguria. Anche perché a Genova c'è il Pride"

"Tesoro, ma non ti rilassi di più in spiaggia?"
"Sì, infatti domenica..."
"Ma prendi caldo in città. Il corteo poi, tutta quella gente"

"Appunto mamma. Dovresti venire anche tu. C'è il carro dei genitori"
"Eh, già. Fossi stata in Italia, forse.
Tesoro, ma se vai in spiaggia domani, non è meglio? Ti abbronzi di più. Dicevo, avresti proprio bisogno di un po' di colore..."

25 giugno 2009

Twister

Ve la faccio breve.

Qualche mese fa conosco una ragazza.
Simpatica, intelligente, carina, a modo suo.
Beviamo un Negroni e andiamo a letto insieme.

Non funziona. Certe cose si capiscono subito.
Nessun dramma.
Restiamo in contatto.
Una birra ogni tanto.
Aperitivi con il gruppetto.

Le presento il mio amico del cuore.
Cuore rosso.
Diventano amici light, ma con benefits.
Si sa, la carne è debole.
Una birra ogni tanto.
E ogni tanto qualche cos'altro.

Cambio casa.
Vado a vivere con il mio amico del cuore.
Cuore rosso.
Tre letti, una camera e sentimenti solidi.

Ora lascio la casa.
Anche lei, la sua.
Viene nella mia.
Con il mio amico del cuore.
Cuore rosso.

Twist and shout.




24 giugno 2009

Di corpi e altri misteri

5 ore in questa città.
E mi è già uscito un brufolo.

22 giugno 2009

Stand up, and face the music

No.
Arriva il momento in cui non c'è mamma che si sostituisce ai tuoi problemi.
Che ammorbidisce la salita.
Che mitiga ansie.

A volte, rare, le cose si devono fare da sè.
Evvabè.

Maniche tirate su.
Et c'est parti.

21 giugno 2009

Big Ben

17 minuti per fare il sentiero di campagna che ai tempi d'oro facevo in 19.
I tempi della maratonina Roma-Ostia, quelli di 10 km in 45'.

Merito del terrore.
O di aver cambiato l'album di Ben Harper che mi accompagna in questa panoramica corsa domenicale.
Ora, e allora.

18 giugno 2009

Ti devo dire una cosa importante

Annuncio che devo fare un annuncio.

Poi, quieta, attendo 3 secondi.
Sto imparando che le opzioni di battuta successiva sono due.

"Sei incinta?"
"Ti sposi?"

Per chi non mi conosce ovviamente.
Ma, trattandosi di novità professionale, la misconoscenza ci sta.

"Eh, magari potessi", rispondo con un sospiro di circostanza.
"Perché?"
"Eh, in Italia non mi posso sposare". Sospiro.
"Perché?"
"Eh, sono gay". Sospiro.

Spero che in fondo a qualcosa serva.
E non a compromettermi la carriera.




16 giugno 2009

Quiz time

Ormai il dito va da sè.
Creo il mio profilo, l'ennesimo, su un sito in teoria utile in pratica perditempo. L'ennesimo.
(per i curiosi: hunch.com)

Tocca rispondere a domande.
Simpatiche peraltro.
Tipo le tue patatine fritte preferite, o la tua propensione ai numeri.

Tutto ciò risulta fondamentale ai fini del funzionamento del sito, quindi sì, lo ammetto: sono sincera.

Poi il dito si blocca e il meccanismo si incastra di fronte a quanto segue.

"Are you more likely to spoon or to be spooned?"
Ovvero. Nella posizione a cucchiaino da che parte stai?

Tiro una moneta.
Spoon.

Il 68% la pensa come me.

15 giugno 2009

Cont'd

Inesauribili, direi, gli spunti che arrivano dalla lettura di un semplice quotidiano.
Online peraltro.

Mi chiedo.
Se un gruppetto di rondisti neri, con cappello e manganello (che fa rima) e simbolo sul cappello (che rima non fa) vedono due ragazzi, metti caso moro lui e biondo lui, che si tengono per mano in una sera di primavera.

Ecco.
Che fanno (col manganello)?

13 giugno 2009

Uniti

Corriere, finito.
Repubblica, finita.

Le possibilità sono due. L'Unità o Il Giornale.
L'articolo è sintesi perfetta, il femminile o il maschile.

Vado sul sicuro, femminile.
E la scelta paga.

Ampio spazio a Carol Ann Duffy, poetessa, gay e prima donna a ricevere il titolo di "poeta laureato" della Corte Inglese.

Se lo dice la Regina.

11 giugno 2009

So what?

A notarla, la si nota.

Madò.
Cammina proprio come un uomo.
Guarda come scende le scale della Metro.
Tutta spavalda, e gambe larghe.

Madò.
E' vestita proprio come un uomo.
Pantaloni bassi, camicia, cintura.
Ci manca solo la cravatta.

Madò.
E' un uomo.

10 giugno 2009

Paradise city

C'è un posto da sogno, non lontano da qui.

Una piscina, che ora che la stagione è bella (o almeno dovrebbe) è scoperta e immersa nella florida natura del Nord della provincia lombarda.

Intorno alla vasca, tra palme e lettini, vigilano attente le bagnine in divisa.
Bagnine toniche e abbronzate, che ora che la stagione è bella espongono con orgoglio le solide spalle e i bicipici gonfi.

Bagnine lesbiche.
5 se ho contato bene.
Su un totale di 13, che porta la percentuale a un degnissimo 38%.
(bariste e receptionist escluse, c'è da precisare)

Benvenuti in paradiso, ospiti nuotanti.
E nel loro inferno personale.

8 giugno 2009

Women masala chai

Quindici donne e una pizzeria.
Ognuna con la sua pizza.

Chi, trentenne, frequenta il ventenne.
Chi, ventenne, scopre che può frequentare un ventenne.
Chi, venticinquenne, dell'età fa un problema relativo.
Chi non la racconta giusta.
Chi non la racconta proprio.
Chi (me) sta a metà. In tutti i sensi.

E poi, le lesbiche.
Gente strana (non scarico, sopporto anch'io).
Che quando compare la ex (mia), con flirt aggregato, tutti si sorride.
Però forse tutta sta cosa dell'aggregazione e integrazione sempre e comunque non è una grande idea.
Ecco.


5 giugno 2009

Tetris

Con un certo spirito di responsabilità analizzo il programma del festival del cinema gay lesbico di Milano.

C'è, io ci sto e sembra un peccato non sfruttare l'occasione.

Inizia il gioco d'incastro. 
Infilare un film, di nicchia ma non troppo, preferibilmente straniero, preferibilmente non francese, preferibilmente non documentario, se le protagoniste sono donne apprezzo, tra il lavoro, la partita in trasferta, l'immersione nel lago, la festa con gli amici, la ricerca di un nuovo inquilino per la casa, un giro in libreria.
E qualche ora di sonno.

A tetris ero forte davvero.
Drive in.

4 giugno 2009

Lesbiche per corrispondenza

C'è un paesino della Puglia, dove non sono mai stata.
Il mio nome sì. 
Galleggia nella community lesbica locale insieme a voci, elogi, critiche, confidenze su di me.
Non concesse, ma accettate. A tratti gradite.

C'è sta barista, di cui conosco voci, elogi, critiche, confidenze.
Carina, carinissima, dicono le voci.
Intelligente, sensibile, smart dicono altre.
Single.

E per corrispondenza veniamo aggiornate vicendevolmente sulle reciproche vicende.

La corrispondenza è affidata a emeriti cittadini pugliesi.
Il mio compare e la sua indomita sorella, ragazza di spirito e sostanza che ha già fatto cadere qualche testa nelle nebbie milanesi.

C'è un paesino della Puglia, dove non sono mai stata.
Ma dove credo sia necessario pianificare una gita fuori porta.

3 giugno 2009

Whiteout

Non lo puoi lasciare da solo così, neanche due anni, che poi quando lo vai a trovare, mentre succhi un Mango Lassi immersa nell'atmosfera chillout dello Spitalfields Market in una rara domenica di sole londinese, se ne esce con un difficilmente casuale "ci sposiamo".

E il lassi va di traverso.

Ah, gli amici. 
Gli amici che si sposano con i compagni.
Ah, l'Inghilterra.
L'Inghilterra che permette a un uomo di sposarsi con il compagno.

Che dire?
Io ho detto: "Chi si veste di bianco?"

29 maggio 2009

Arf Agn

Bella sei bella, figliola.
Ma non è che perché hai due occhi da cerbiatto te le possiamo passare tutte.
Insomma.

Qua ci sono milioni (sì, milioni) di gay, tutti più o meno discriminati e incasinati e tu che fai?
Te li dimentichi?
Li tiri fuori dalla tua ala protettrice?
Cancelli dalla pagina del tuo Ministero le discriminazioni per l'orientamento sessuale?
E la commissione pari opporunità per le lesbiche e i loro amici?
E la risoluzione del Parlamento europeo?
E il matrimonio omosessuale?

Bella sei bella. 
E quegli occhioni...
 
Ma in Italia non c'è solo Berlusconi da difendere, Ministro.

28 maggio 2009

Ads

Ho paura che Google mi abbia sgamato.
Credo abbia capito i miei gusti malsani.

Perché tra gli annunci che compaiono nella mia mail fanno bella figura

- La tua ragazza in Polonia (trova donne in Polonia che vogliono sposarsi adesso)
- Riconquistare una ragazza (i segreti per riavere la tua ragazza)
- Chat nella tua città (tante single ti vogliono conoscere)

E di seguito i link, stesso stile diretto e pratico.

Meno male che, almeno, garantisce la massima privacy.

27 maggio 2009

A buon rendere

Sveglia alle 5 per accompagnare, lei, alla stazione.
Che deve partire per il ponte lungo allungato e la metropolitana, così presto la mattina, non passa mica.

"Mi porteresti in motorino?", chiede tra il lamento, la supplica e la sfida.
"Tanto a quell'ora non c'è traffico, e ci mettiamo 10 minuti da casa mia alla stazione".

Bella soddisfazione, penso. 
Niente traffico. 
Già, già.

E così mi sveglio alle 5, pigiama e felpa sul pigiama, guido fino a Centrale in compagnia di zaini, pacchi e pacchini.

Kiss goodbye e mi butto a dormire tre ore  in un parco.

Barbone summer style.

A chi prova a dire (oggi) che l'amicizia tra ex non esiste, je morsico il dito mignolo.

25 maggio 2009

Gazebo chess

Fa caldo, a Torre del Lago.
Le formichine lesbiche sulla spiaggia lo combattono con ghiaccioli, birra ghiacciata e tuffi timidi.

Siamo nel gazebo a tutta dritta, ci spalmiamo crema protettiva, beviamo acqua e menta.
Siamo i re e le regine di questa partita a scacchi in cui i protagonisti sono le cavallerizze.
Ci godiamo il sole e lo spettacolo delle pedine che si muovono sulla scacchiera degli ombrelloni.

Periscopio su.

"Ieri sera?"
"Si sono baciate, niente più"
"Ma in pineta?"
"No, erano dentro"
"E oggi?"
"Non le ha ancora scritto un messaggio"
"No, bastarda! Pensa all'altra?"
"Mi sa di sì."

"L'ha mollata due anni fa e ora la rivuole"
"Ma lei non frequenta la dj ora?"
"Sì, ma è una storia solo di sesso"

"C'era una etero curiosa ieri sera. E' la terza volta che viene"
"Ha puntato qualcuna?"
"La barista"
"E la ragazza se ne è accorta?"
"Sì, hanno litigato fuori dal locale"

"Shane è troppo uomo"
"Sì, ma è troppo figa"
"Meglio Carmen"
"Ok, meglio Carmen"


Come c'è un limite alla quantità di sale che si può sciogliere in 1 litro d'acqua,
c'è un limite alla quantità di gossip lesbico che si può sciogliere in 24 ore.

22 maggio 2009

In basso, a destra, edit, save

Giuro che dopo il quarto relatore mi stavo per addormentare.
E se sei là, su uno scomodo sgabello a fare la velina presentatrice, può essere un problema.
Il rischio è di cadere dal trespolo.

Poi ho passato il microfono alle signore.
Una e una, due.
Belle, brave, potenti, scosciate e fighe.

Ed è stato tutto un friccicorio women power.
E' proprio vero che le donne sono il meglio.
Fuori, ma anche dentro al lavoro.

E intanto, porca miseria, compio 24 anni.
Merda.

21 maggio 2009

Comme un boomerang

L'atteggiamento Out & Proud a volte ti si ritorce contro.

Che tutti sappiano che sei Gaia di nome e di fatto ha, di certo, i suoi pregi.

Nessuna paranoia e tanto senso di coerenza quando ti guardi allo specchio, in primis.
Gli amici non ti cercano il fidanzato, tua nonna non crede tu sia zitella, puoi piangere sulla spalla della mamma le pene d'amore, poi.

Ma.

A volte è un po' pesante, si deve ammetterlo.
Gli stereotipi sono duri a morire e le frecciatine difficili da dribblare.

Poi ci sono i grattacapi quelli seri.
Come quello che mi tormenta da qualche giorno.
E che compromette sonno e sogni notturni.

3 persone diverse (3!), di ambienti diversi, che non si conoscono, che mi conoscono, che conoscono il mio disorientamento sessuale, mi hanno detto:

"Sei molto più donna ultimamente, stai diventando una signorina. Ci devi dire qualcosa?"


19 maggio 2009

Tentazioni primaverili

Fa caldo.
Molto caldo.

Ho risposto no, non li ho tagliati.
E non li ho tagliati.
Ma la tentazione è forte. 
Dopo anni, forse 2, forse più, i miei capelli si lasciano legare, e creano un codino piccolo piccolo.

Da samurai biondo.
Fa quasi tenerezza.
E ogni vetrina di parrucchiere è una tentazione.

Fa un caldo incredibile, in questa stanza che guarda a Ovest.

E guardare le foto di Alexandra Hedison (non quelle che ha scattato lei, ma quelle che hanno scattato a lei) non aiuta.


18 maggio 2009

Omofobia, beviamoci su

"Gira a destra, gira a destra! No, non è infrazione, sicura. Dai, che sono in ritardo. Ok, mollami qua. Ecco il casco, grazie. Grazie, a dopo".

Ritardataria giustificata (c'era il giro d'Italia e Milano è un bordello budello), mi preparo a onorare la giornata mondiale contro l'omofobia.

A Milano si fa così.
Ci si mette un cencio in bocca, ci si siede per terra tutti vicini all'angolo di Piazza Duomo, e si contano 30 minuti di silenzio.

Bavagli finiti (segno di successo, no?), a bocca asciutta, libera, ma serrata mi siedo nella massa.
Trenta minuti sono lunghi, soprattutto con il grugno.

Ma in tanti paesi i gay sono vittime, discriminati, reietti. 
E il silenzio, o quasi, ci sta.

A bassa voce.
"Lui è un mio collega, ci siamo trovati qua".
"Ah, piacere. Gaia. Ciao"
"Ciao, Andrea"
"Lei è la mia migliore amica, Paola, che sta con Stefania"
"Piacere"
"Piacere"
"Siamo con loro, due compagne di università"
"Ciao, ciao"

Trenta minuti sono lunghi, ma passano.
Bavaglio e grugno, via.

Ora onoriamo l'omofobia come piace a me.
Chiacchiere e risate.

Aperitivo, vecchi e nuovi amici invitati.


17 maggio 2009

Basics

Pronta a uscire.
Vestita per il giorno di festa.
Gli abiti buoni, della domenica.

Maglietta XL.
Jeans XL, calano, senza cinta.
Felpa con allegato cappuccio XL.
Occhiali da sole XL.

La biancheria non credo serva, di domenica.
L'Ipod sì.

Benedica.

15 maggio 2009

Chicken run

Quando la sofferenza è talmente intensa da trasformarsi in un dolore concreto, fisico, riflesso su testa, cuore, gambe, braccia e pancia, Internet appare, ed è, il tuo peggiore nemico.

13 maggio 2009

Mulino Bianco

"Tirami il dito...", lui
"No, no!", io
"Dai, se lo tiri faccio un rutto...", lui
"No, no!", io
"Dai, gusto pan di stelle...", lui
"Ma guardati, sei tutto sporco di Nutella!", io
"Puliscimi. Basta una leccatina...", lui
"Non ora, fai il bravo. Devo prepararmi, sono già in ritardo!", io
"Dai, tira il dito...", lui
"No, no e no!", io

La moka sbuffa.
Caffè e bando alle ciance.

E' tempo che io e mio marito ci si tolga i boxer, ci si metta i pantaloni, e si vada al lavoro.

Bello avere un amico al tuo fianco, appena svegli.

12 maggio 2009

Qualcosa è inceppato

L'attrice americana Wanda Sykes ride e fa ridere.
Alla cena show di Obama dice "se gli va male, il mandato, può sempre fare appello alla sua metà bianca".

Sykes però è anche indignata.
In California il matrimonio gay non s'ha da fare. 
Lei lo ha fatto, e ora non vale più.

Mi unisco alla sua indignazione.
E penso.

Non solo sei lesbica, ma anche nera.  
O, al contrario, nera e lesbica.

Non c'è molto di cui ridere, di questi tempi.

11 maggio 2009

Role-playing game

Gioco a fare la signorina.

Abito lungo, nero, scollato, spalle scoperte.
E le scarpe? E' la domanda successiva.
Rispondo con un sibillino "dignitose". Senza tacchi.

Devo giocare a fare la brava signorina.
In fondo, si tratta di lavoro. Non ho scelta.

Sorrido, ammicco, mi faccio offrire da bere.
E io, che pensavo che i galantuomini di una volta non esistessero più.
Quelli che ti tengono la porta aperta mentre passi per prima, ti versano il vino, ti fanno complimenti di circostanza.
Quelli che, per gentilezza, ti accompagnano sulla porta dell'albergo, per essere certi che tu stia bene. 
Che, se non invitati, non entrano. 

Esistono, esistono.
Ne ho incrociati almeno 4 in 2 giorni.

Il che implica 4 aperitivi, 4 bicchieri di vino, 4 ammiccamenti tagliati di netto prima del flirt.

Faccio la brava signorina.
In fondo è divertente.

 

8 maggio 2009

Hip and hop

Rihanna mi ammicca dal maxi schermo di fronte.

Calamita.
Dinamite. 
Peperoncino.
Bum!

Ok che la primavera giustifica tutto.

Ma, mi chiedo.
Dove è finito il mio cervello?

7 maggio 2009

Gay bias

C'è sto test che spopola. (Sì, sì, su Facebook).
E che io mi guardo bene dal fare.

"Scopri il tuo orientamento sessuale", o qualcosa di simile e similmente osceno.
E lo fanno tutti, eh!, grandi e piccini, zii e cugini.

Credo ci sia qualche problemino però, nei risultati del test, perché molti (troppi) si scoprono gay senza averlo mai sospettato.

Anche deliziosi paparini con foto familiae a corredo.
E tamarrelli di quartiere.

Tanto finché è un gioco, (orientamento sessuale/colore preferito/la posizione a letto a cui non rinuncerei mai), chissenefrega, no?

Per me non è finzione, però, è realtà.
Il mio colore preferito è il giallo.
E a letto non rinuncerei mai, beh, al classico.

6 maggio 2009

Copyleft

Si parlava, ieri, durante un convegno dove sono rimasta incastrata, di diritti della proprietà intellettuale e del loro più grande nemico. Internet.

Due fazioni. I bianchi e i neri.
Difendere a spada tratta il diritto d'autore, e i contraffattori, uploader, downloader, in catene.
O lasciare che il flusso di dati sfondi il portone in cui c'è già una vistosa crepa. Legalmente.
In una parola, copyleft.

Così, tra un coffee break e un intervento, pensavo a quella mail ricevuta qualche giorno fa.

"Sto stampando, pagina dopo pagina, il tuo blog, per farlo leggere a una persona che non ha Internet".

Benvolentieri.

4 maggio 2009

Ti presento i miei

"Mamma, allora è confermato. Arriva domani mattina."
"Viene la tua amica? Mi fa piacere."

"Sì. Cioè, non è che sia proprio un'amica. Ecco."
"Ma, mi hai detto che non state insieme."
"Sì, no, cioè. Non stiamo insieme. E' complicato. Molto complicato"

"Ma dove la facciamo dormire? C'è la stanza degli ospiti, oppure mettiamo la brandina accanto al tuo letto. Però state strette."
"Nono, va benissssimo la brandina"
"Sicura? Guarda che è davvero scomoda, si spezza la schiena povera."
"Sicurissima mamma, faccio la brandina."

"Bene allora, fai come vuoi. Senti ma, ci siete domenica a pranzo vero?"
"Mamma, è giovedì..."

2 maggio 2009

Now, and then

Sto dormendo.

30 aprile 2009

Kitchen

Fame bestiale, cieca.
Di quelle che non credi possano sopravvivere, nel 2009, in un paese occidentale.

Entro in casa.
Sono le 3 di notte e l'ultima cosa che ho buttato giù è un orsacchiotto gummy qualche ora fa. 
Destinazione frigorifero.
Alla ricerca di calorie.

Inciampo. 
Il corridoio è bloccato da valigie, vestiti stesi sulle sedie zoppe.

Finalmente, cucina.
Click. Lampadina fulminata.
Merda.

Idea. Il cellulare.
Lo sparo contro il contenuto del frigo.

Una enorme fetta di cacio con un coltello accanto. Affetto.
Un sacchetto Esselunga con un culo di baguette. Arraffo.
Combino e innaffio con quel che resta nella lattina di birra aperta.

In piedi, al buio.

Sonno bestiale, cieco.
Destinazione camera, alla ricerca di un letto libero.
Siamo in 5 stanotte, in un letto metropolitano largo per 4.

Cellulare in mano, sempre, cerco la mia fetta di intimità.
Giù. Finalmente.

Sì, è arrivato il momento di mettere un po' di ordine, in tutto ciò.

29 aprile 2009

Bloggirls

Succedeva, in quel di Milano, qualche giorno fa.

Ci si ha dei blog, che parlano di donne che amano le donne (lesbiche, per intenderci).
E ci si è detto, perché non bere un caffé?
O meglio. Una birra?

E così.

Due more e due bionde. 
Qualche mano che si stringe.

Un locale impaccato di donne omosessuali e omosessuali, ma noi, furbe, al sicuro al piano di sopra.

Ci si racconta storie nostre, e storie dei nostri blog.

- lesbianfordummies(dot)splinder(dot)com

Attenzione, frequentato da strane commentatrici: la dj, la vogliosa, la confusa, l'etero, l'agée.

- allthebeautyoulleverneed(dot)blogspot(dot)com

Attenzione, non aprite il sito se non vi piacciono gli Smiths, potreste avere brutti sogni. 
Ma ai fan di Vanity Fair, si perdona tutto.


(Un appunto. L'antologia a cui ho rubato il titolo. Ecco. Se vi capita, non compratela)

28 aprile 2009

Blue (bu-uh)

La colpa sarà della pioggia battente.

Sta nuvoletta, rovesci temporaleschi, non sono previste schiarite, s'è piazzata sulla mia testa.
E se mi sposto, bastarda, mi segue.

Trend, in peggioramento.
Anche perché mi sembra che di gioire non ci sia motivo.

Esistono il bianco e il nero. Ma gli estremi non sono mai una buona scelta.
E il grigio, infinite sfumature.

Il grigio, però, infinito quanto vi pare, l'ho sempre trovato un po' sfigato.

Del blu, non ne parliamo.

27 aprile 2009

Gaia nel paese delle meraviglie

Finalmente.

Un amico, che mi ospita sul suo divano letto, e che non mi prende per matta quando annuncio l'intenzione di andare, di corsa, la mattina dopo,  alla scoperta della campagna circostante.

Anzi.

"Perché non prendi la mia bici domani mattina?", propone, "vieni che ti faccio scegliere quale".

Vengo.

Apre quella porticina a destra, dopo aver sceso le scale a chiocciola.
Spalanca un mondo meraviglioso.

Bici da corsa, e mountain bike bianchissime.
Appese alle pareti, tre mute stagne.
Caschi, e torce, e bombole di ogni dimensione. 
3/5/7/10 litri.
Poi c'è la rastrelliera degli zaini da scalata.
E la scarpiera. Stivali, stivaletti, scarponi.
Il cesto delle pinne.
Dietro il reparto con gli attrezzi per la manutenzione, ci sono gli sci.
Sci alpinismo, pelli di foca, sci per la neve fresca. Ciaspole, racchette, sci da fondo.
Ramponi, corde. 
Ah, le corde!
Completano il quadro, cascate di moschettoni colorati.
 
Vengo.

24 aprile 2009

Aspartame

Poniamo il caso che fossi a un pranzo di lavoro, con tre giovani donne.
E che, casual friday e un bicchiere di Coca light di troppo complici, si sia lasciato il campo semantico lavorativo per entrare il quello del gossip.

Poniamo il caso che si parlasse di uomini.
E che gli aspetti analizzati fossero dei grandi classici.
Primo appuntamento, secondo appuntamento, bello ma bastardo, bruttino ma dolce.

Poniamo il caso che sia stato necessario il mio intervento su ognuno di questi nodi cruciali.
E che io abbia risposto puntuale, quasi brillante.
Usando sempre, incorruttibile, la parola persona.

Ecco.
La Coca light mi ha lasciato un sapore sgradevole in bocca.
Aspartame puro.

23 aprile 2009

Dream on

Il ritmo è regolare.
Una spranga di metallo contro un pilastro. Di metallo.
Sbatte a ritmo regolare.

Ridono tutti, alle mie spalle.
Li sento. Credono che io non li senta, ma li sento.
Mi si offusca la vista. 
Sto cadendo.
Cado all'indietro.
Baratro senza confini determinati.

Finalemente apro gli occhi, vista sul parco dove mi sono addormentata.
Sognavo un incubo.

Occhi sbarrati, accesi.
Off to on.

Questa insonnia, che mi perseguita da giorni, mi sta facendo del gran male.


22 aprile 2009

Neighbourhoo-k

Dopo 3 mesi, sono entrata nel pieno dello swing del quartiere dove vivo.
Porta Romana. Milano.

Il venerdì, c'è il mercato. 
Appuntamento irrinunciabile, vendono il dentifricio a 1 euro.

Il lunedì, il mio bar preferito fa riposo.
Sì, proprio di lunedì. Caffeina di seconda scelta.

Ogni mattina, alle 9,01.
Passa un giovane elegante, capelli corti e Ipod, vola verso l'ufficio.
Buon segno. Vuol dire che sono in orario.

Solo 2 minuti ancora.
Eccola. Puntuale, 9,03.

La vedo spuntare da dietro l'angolo.
Capelli al vento, borsa a tracolla, camminata lesbica.

Ci incrociamo, incrociamo gli sguardi, e due mezzi sorrisi.

Poi inizio a volare anche io.
Sono in ritardo di 2 minuti.



21 aprile 2009

Pioggia, per me complice, compagna e compagnia

Circa ogni 15 pagine, mi prendo una pausa dalla lettura, ingorda e concetrata.

Scorro fino al risvolto di copertina. 
Metà della biografia di Anne Holt. 

"... vive a Oslo, con la moglie e la figlia, nata nel 2002..."

Conforto, un istante può bastare.

Poi riprendo con "Non deve accadere".

15, 30, 45, 60...

E fuori piove. Diluvia.

20 aprile 2009

Let it be

12 ore, in 8, su un divano da 4.

Ogni tanto si cambia posizione. 
E le altre 8, sdraiate per terra, salgono su.
(la democrazia esiste)

Occhi azzurri, nocciola, verdi di luce e vino in caraffe.
Occhi rossi, molto rossi.

Da sinistra a destra, passano arrosticini, crostate, brigidini. E verdure grigliate.

Da destra a sinistra, passano vino, appunto, birra, sprite. Coca-cola a fiumi e havana.

Zenit. E in soffio, Nadir.
12 ore.

Si può.


17 aprile 2009

Wake up call

4 letti per 7 notti.

Senza malizia, o carrambate particolari.
Così.

La quotidianità viene a noia e allora si cambia.
Letto.

Si decide verso le 18.
Tanto lo spazzolino, ormai, è in tasca.
E casa che vai, dentifricio che trovi.

Da te? Da me? Altre proposte?
Stamattina c'ho messo qualche secondo in più a capire la risposta.

I suoni e gli odori sembravano familiari, ma il letto era matrimoniale.
Cerchio quadrato.

Poi l'illuminazione.

Ero a casa mia.
In un'altra stanza, in un altro letto.




16 aprile 2009

! (!)

Una donnina, dimensione A4, si è arrampicata sulla mia lampada da tavolo.

Snodabile, modella, con stampato dietro l'invito a una sfilata di Moschino di qualche tempo fa.
(ah! i creativi!)

Qualcuno l'ha aiutata a salire, e ha posizionato le gambe a squadra. 
Assolutamente innaturale.

E lei se ne sta lì, alla mia destra
Gambe spalancate, vestito corto, fiorato, boccuccia di rosa e di cartone.

Mi sento osservata.
Vado a cercare il birichino. (o birichina!)


15 aprile 2009

Bugs

Avete visto 'sta storia dei libri froci?

Che Amazon ha fatto bordello co' codici, filtri, tag e altri aggeggi e ha scalzato dall'archivio 57310 libri a tematica gay?

E che tutti si sono scatenati?

Attentato alla libertà, repressione, centura...  Sti puzzolenti capistalisti... 
Boicottiamo. E 18mila hanno firmato.
Twitteriamo. E 14 milioni hanno fatto cip.

Mi ci sono fatta una risata, ieri. 
E un sorriso, oggi. Problema risolto.
 
Però una roba utile è emersa. 
E. M. Forster, quel genio, è un po' che non gira sul mio comodino.
E merita di brutto, poverino.

Mi sa che vò a fare un giro su Amazon.

14 aprile 2009

Parafulmine

Proviamo a salire di una generazione.

Nonni e coming out.
Se i genitori sono urla, i nonni sono silenzi.
Se i genitori sono divieti, i nonni sono assensi.
Se i genitori sono muri, i nonni sono curve.

Ma soprattutto parole mai dette, tese come corde che si stanno per spezzare alle spalle del discorso.

Mia nonna, quella parola, lesbica, non l'ha mai pronunciata. E' lì, nell'aria.
Sospesa.

Per  fortuna c'è quel simbolo su cui può sfogare ogni ansia, tristezza e frustrazione.

L'orecchino.
Spaiato, a sinistra.
Un anellino quasi invisibile, a dire la verità.

"Ti identifica, Gaia. Ti ghettizza", parte ogni volta. 
"Va bene, lo so come sei, che non avrai un ragazzo, che le donne. Ma ti supplico, toglilo", ritenta.
"Non devi nasconderti, non devi essere fraintesa. Ma non esibita". E tre.

Poi fissa il lobo, fissa dritto.

L'orecchino, da anni, resta là. 
Da anni, con le parole della nonna incastrate nel cerchietto.

 





10 aprile 2009

Easter blast

Tanti auguri.

E la speranza di cogliere il primo bagnammare della stagione.
Tra il tacco e la punta dello Stivale.

Ogni dritto ha il suo rovescio

Ex lasciata, 
ex che va consolata.

Pros & cons.

9 aprile 2009

Zapping

Il valico è stato attraversato.
La cima raggiunta, e ora inizia la discesa verso la pianura. 

Con rincorsa.

L'esame (da giornalista) consegnato in busta chiusa, con il bordino leccato bene bene.
Le domande (più o meno) risposte. Anche la numero tre: cos'è un blog?

E ora sembra di vivere con una bombolina di ossigeno sulla schiena.

Tra le attività riscoperte in veste bulimica (non 1 libro, ma 6 - non 1 nuotata in piscina, ma 1 la mattina e 1 la sera - non 1 aperitivo, ma 1 prima della nuotata e 1 dopo), c'è la lettura di corriere.it.

Che narra cose interessanti, davvero.
Tra cui l'effetto domino nel riconoscimento dei matrimoni gay, dopo il Vermont legali anche a Washington.
O gli effetti miracolosi dello spray che ritarda il piacere maschile.
Fino a 6 volte la durata. 
Fino a 3,8 minuti.

Ah, le scienze...

8 aprile 2009

Chillout

Lo so che non si fa.
Lo so che è politicamente incorretto.
Lo so che sono passati tre anni ormai (già tre anni?!!) da quando siamo passate dall'essere fidanzate a amiche.
E cinque da quando siamo passate dall'essere amiche a fidanzate.

Ma quando Lei mi ha detto che con lui è finita.
Chiusa, caput.
Beh. Un brividino piacevolissimo si è staccato dalla base della schiena e, vertebra dopo vertebra, si è arrampicato verso il collo.

Non si fa. Ma godo.

4 aprile 2009

Figliol prodigo

Finalmente casa.

Mi lascio viziare dalle mie due mamme.
Che, come tutte le mamme, associano il concetto di vizio al cibo.

E fanno a gara, botte e risposte con protagonista la mia gola.

Mamma 1 scende trafelata dall'aereo e profuma ancora di Sicilia, arancini nella mano destra, cannoli nella sinistra.

Mamma 2 replica con i miei gusti preferiti. Cassetta di mele dure come pietre, gelato cioccolato e nocciola e "solo per te", "solo per te" ripete, le fave fresche, appena colte nell'orto.

Mamma 1 non ci sta. E ancora in macchina, parla della cena.

"Cosa vuoi tesoro? Faccio la pizza. Pensavo alla pizza, broccoletti e pancetta. Proprio quella che piace a te".

Ora la pizza è in forno. 
L'odore ha invaso la casa. 

Mi metto la giacca.
Eh, mi hanno invitato a cena fuori.
Non potevo dire di no.
Sarebbe stato maleducato.
Molto maleducato.

3 aprile 2009

Sulle mie spalle si sta comodi in due

Mi faccio carico di te, cucciolo.
Datemi l'indirizzo di casa.
Datemi il cellulare della madre.
Datemi l'email del padre.

Suonerò alla loro porta.
Chiamerò. Se non risponde, chiamerò ancora.
Scriverò. Se non risponde, scriverò ancora.

Parlerò loro di te.
Di un cucciolo che ha smesso di mangiare.
Che ha detto ai tuoi genitori che, sì, che crede di essere gay.
Che, dai suoi genitori, madre e padre, ha ricevuto in risposta una porta sbattuta contro.

Di un cucciolo che non ha ancora 18 anni, e che si trova in strada, con lo stomaco gonfio di acqua.

Mangia cucciolo.
Ti preparo un brodo.
Ti offro una mela.
Riscaldo la carne.

Non ti piaci. 
Non piaci agli altri, dici.
Non piaci ai tuoi genitori.

Giustifichi così, senza giustificare.
E non mangi.
Lavi via il dolore e lo innaffi con secchi colmi di acqua.


2 aprile 2009

Tutti gli altri ne han 31

Grande fermento familiare, ieri, per il mesiversario di mia sorella e il fidanzatino biondo.

Tre mesi, le rose e cena a lume di candela.
Pioveva, mi è stato riferito, quindi niente bacio al chiaro di luna.
(credo si siano rifatti in camera)

Tre mesi, contano.
Soprattutto se li converti in giorni, ore e pensieri.

E mi faccio i conti in tasca.
Due mesi, che fanno presto a diventare tre, di fedeltà intellettuale, e delle labbra.

Inaspettata.
Ironica.
Non desiderata. 
Che stranamente regge.
Ansia da prestazione (e definizione, di coppia) sotto controllo.





1 aprile 2009

Cherry picking

Il .pdf è stato scaricato dal sito dell'Unione Europea.

"Fight discrimination, harassment and violence against lesbians and gays in the Eu".

160 pagine che ora giacciono lì, compresse, sul mio desktop.

Lo sfoglio e mi ci rifletto.
Vedo il mio occhio nello schermo.
Occhio di una lesbica, discriminata.

Abusi, aggressioni e governi silenti.

Per distrarmi ci leggo su l'intervista a Vanity Fair di Mara Carfagna. (Un'altra).

La ciliegina sulla torta.

 

31 marzo 2009

E' libero?

Sì. Mi siedo.

Frecciarossa, 2 ore di silenzio, il panorama scorre e andiamo verso sud.
Io nei miei pensieri e nel verde dell'Italia.

Lei risponde al cellulare.

"Devi dirglielo che stiamo insieme. I miei lo sanno. Lo sai come la pensa mia madre. No, no. Devi essere chiara. Non sono un'amica. Sono la tua fidanzata. Dai Michela. E' importante".

Ogni frase intervallata da una risposta che non sento, ma immagino.

"Quanti anni hai?"
"17"

Qualcosa da ribattere lo avrei.
Ma i pensieri oggi sono altrove.

L'Italia scorre.
Veloce, scorre.





28 marzo 2009

Cravatta azzurra

Qua si gioca.
Caccia al tesoro, anzi alla lesbica.

Vince chi la trova.
La lesbica nella platea del convegno del Popolo delle libertà.

Seconda fila a sinistra.
Ooops, no. Destra. Destra.
Sì, sì. Quella è lesbica.
E laggiù in fondo?
Capelli corti, neri.
Sì, sì, Sempre a destra.

Almeno passa prima, sto infinito, monotono, servizio del Tg5.

27 marzo 2009

7207

Tiè.

Hai tradito tua moglie e ti sei nascosto dietro un dito.
"Era un uomo, è diverso", hai provato a giustificare.

Giustificare la scappatella col commesso del tuo negozio.
E la moglie a casa che ti aspetta.

Ma la Cassazione è sgamata, caro mio.
E t'ha fregato.
Separazione con addebito. 500 euro al mese per la moglie. Che si è stancata di aspettare.

Sentenza 7207: "... relazione omosessuale del marito ...violazione dell'obbligo di fedeltà... a meno che non ci sia una condizione morbosa di tipo psico-patologico..."

26 marzo 2009

Shaneshot

Mi sembra che la definizione tecnica sia "lesbichetta shane".
Fatto che ne entrano due di questo modello, senza preavviso.

Magrissime, brunissime, quindicennissime, felpa Xl con cappuccio calato (quindi non so dare dettagli sugli occhi e sull'espressione degli occhi).

Entrano e per mano, camminata scazzata, vanno decise verso il bagno.

"Sbfuz", salutano.
"Cià", rispondiamo noi, seguendole con gli occhi.

Mai viste prima, e ci si potrebbe chiedere chi le autorizza a infilare il naso e il sodo culetto nel nostro spogliatoio.

Due minuti in bagno insieme e la parata si ripete, al contrario.

"Sbfuz", salutano.
"Cià", rispondiamo noi, seguendole con gli occhi.

Escono.

Mannaggia alle lesbichette shane. 
Che a modo loro sono pure carine, e che tenerezza.


24 marzo 2009

Digressione metaforica

Il vento è una variabile sottovalutata.
Spesso e volentieri.

Poco fa ero su un'altalena.
Parco deserto, scosso dal vento.

Tanto vento che, sull'altalena, oscillavo senza  immettere energia cinetica.

23 marzo 2009

G spot

Me l'hanno sparata di fronte.
Senza preavviso, di lunedì mattina.

La collega omoscettica. Omoconfusa. Omocuriosa, ma con pregiudizio.
E con una passione smodata per la canzone di Povia, che monta su ogni 15 minuti.
Originale, parodia. E si riparte.

Poi Povia tace. E parla lei.

"Ma tra due donne, come si fa a provare piacere? Cioè dai, l'orgasmo è impossibile. Cioè, senza coso, dai su. Non ci prendiamo in giro", cinguetta.

"Due punti G."
Punto.


20 marzo 2009

20,5%

1 su 10 è lesbica.
Ma 1 su 5, delle lesbiche, è madre.

Over 40, sottolinea "La Repubblica".
Ok, fa comunque circa 100mila pupi figli di gay.

Gay maschi (meno) e gay femmine (più).

Lascio a voi i conti.
E le conseguenti riflessioni.

19 marzo 2009

Cronache dalla mela marcia (con dedica)

Vale sempre la pena di andare a una conferenza stampa.
Anche quando i pasticcini sono offerti per annunciare i risultati 2008 di una quotata del settore medico.

Perchè la carne fresca esposta è abbondante e la selezione variegata.
Bionde, more, magre e formose, pagate per sorridere e per indorare la pillola degli indicatori finanziari che si sa, c'è la crisi economica.

Schierate come soldatini diligenti per intercettarti all'ingresso.

"Gaia, ciaooo!! (ciao) Ma che piacere vederti!! (sapessi io, te) Ma come ti trovo benee!! (epensare che vado avanti a chili di medicine) Ahah, hai una macchia sulla camicia bianca!! (già ho preso un caffè e m'è colato). Dai vieni a prendere un caffè!! (l'ho già preso, dicevo)".

Sono già distratta.
E' entrata una brunetta, coscia lunga e vestito nero, attillato, corto, che lascia le spalle scoperte.

Non è meravigliosa la primavera?

18 marzo 2009

Così è (se vi pare)

Dicono, loro, che le lesbiche camminano con le mani in tasca.

Luogo comune di comune arguzia, tutto sommato.
Neanche aggressivo. Neanche dispregiativo. Neanche caratterizzante.

Ma si sa, i luoghi comuni hanno un fondo di verità.

Cammino concentrata, la testa oltre le nuvole.

Shit, ho le mani in tasca.
Panico. 

E ora dove le metto?




17 marzo 2009

Machismi

"Alle donne piace. Sgancio il reggiseno con una sola mano. Anche al buio. Con due ganci? Anche. Le fa sentire sicure, protette. Cioè, sono tra le braccia di chi ci sa fare. Se sgancio il reggiseno con una sola mano, pensa a cosa faccio dopo. Quando il reggiseno è volato via. Ammetto che ci ho messo un po'. Ne ho dovute spogliare, eh, prima di prendere la giusta manualità! Ma una volta imparato non si scorda. E' come camminare. Va fatto in due mosse. Infili la mano, e poi, con un gioco di polso, sganci. Due mosse. Tanto i modelli sono tutti simili. E ne ho visti di modelli io."

Ascolto il mio amico.

Sì, alle donne piace.
Due mosse.

Quella volta che le mosse sono diventate 8, e i minuti 5, che vergogna.
Da allora, di mani ne uso due. E di mossa una.

16 marzo 2009

J'sus

Una chiamata. Dicono che inizi così, no?

Inaspettata.
Improvvisa.
Risposta.

Passeggio stanca in Piazza Duomo, fibre del corpo consumate.

Vedo la porta laterale, è aperta.
Entro.

Volte infinite, incrociate in tre dimensioni.
Tridimensionali, dunque, come i pensieri e le emozioni.

La pace della navata principale.
Jesù crocifisso. Esposto al pubblico pensiero. Lassù in alto.

La pace di voci che non urlano, sussurrano.
Odore di incenso.
Non lo vendono in profumeria, vero?

Anche i giapponesi ammirano in silenzio.
Macchine fotografiche quiete.

La fede è dramma o salvezza?

13 marzo 2009

Post con dedica (II)

"Ma ci sei o ci fai?"

La frase è riferita alla mia posizione.
Nuda, davanti allo specchio. Che mi fisso intensamente le tette.
Disperata.
Disperata per la loro recente esplosione.
E non le innaffio.
E non ingoio lievito di birra con l'acqua frizzante.

"Basta. Andiamo a bere una cosa."

Non si arrende l'amica. 
Amica di una vita. 
Talmente amica da riuscire a distogliere la mia attenzione dalle tette e riportarla sui suoi occhi.

Occhi morbidi.
Occhi imploranti.
Occhi che ridono.
Di cosa non è chiaro, ovviamente.

Siamo nello spogliatoio puzzolente di una piscina al confine tra Milano e il resto del mondo.
Pancia vuota e tette gonfie.

Ridono perchè siamo in due.

11 marzo 2009

Trend setting

Bastardi.
Mi hanno fregato.

Devono avermi visto passeggiare in centro. 
Montenapoleone, Spiga, Sant'Andrea, probabilmente.

Con le mie scarpe nere, da uomo, di vernice, impunturate, allacciate ai piedi.
Quell'unico giorno che le ho messe. 

Che ora tutti i siti di lifestyle le millantano come la moda del momento.

Tutta invidia la loro, ecco.
E un po' di disperazione, se il mio concetto di trendy si sovrappone a quello degli stilisti.
 

10 marzo 2009

Among

Le lesbiche pagano le tasse.
Le lesbiche vanno in bicicletta. Se ce l'hanno, in macchina.
Le lesbiche mangiano la cioccolata. E la pasta pachino e mozzarella.

Le lesbiche hanno nipoti, cugini. A volte, amici.
Le lesbiche vanno a letto con uomini. Raramente, ci rivanno.
Le lesbiche studiano nelle università cattoliche. In buona percentuale giurisprudenza.

Le lesbiche hanno l'influenza.
Le lesbiche sono madri. Ma prima figlie.
E adorano vivere.

9 marzo 2009

Arcobaleno

Poi la pioggia smette.
E arriva il sole.

Le coppie di fatto non esistono.
Ma i mutui agevolati alle coppie di fatto sì.
Meno 0,15% dello spread se non sei single.
Se due redditi sono cumulati.
Il mio e quello della mia compagna.
Il suo e del suo compagno.
E questo in Italia.

In Inghilterra pare siano avanti.
La casa e il mutuo ci sono già.
Poi arriva il figlio, figlio di fecondazione in vitro.
E mamma due può essere per legge essere chiamata papà.
O mamma due.
Diritti e doveri a seguire.



Per terra è ancora bagnato.
Per un attimo, l'arcobaleno.

4 marzo 2009

Sharing flats, toughts and toothpaste

Arriva da dietro.
Mi coglie del tutto impreparata mentre, boxer e maglietta bianca XL, avvito la moka.

"Gaia, ehm..."
"Caffè?"

"Beh, se proprio insisti. Sì, un goccio. Gaia..."

Deve essere importante. Schiena dritta e sguardo serio negli occhi della mia coinquilina. Una dei.

"Ti posso girare a pancia all'insù mentre dormi? Sai, hai russato un po' stanotte. Per carità, niente di esagerato. Cioè un pochino, ma sai, ho il sonno leggero. Allora, pensandoci un attimo, ho capito che se dormi di lato russi, a pancia in su no. Puoi provare a dormire a pancia in su? Se riesci eh! Se te ne accorgi. Perchè non era forte. Forse un po' di raffredore, forse la posizione..."

Spezza il rumore del caffè che sta uscendo.

"Zucchero?"


3 marzo 2009

Chiodo fisso

La lingua batte dove il dente duole.
Il martello batte dove il pensiero indugia.

Sesso.
Intorno a me (ufficio: treno in corsa, nessuna fermata in programma) è l'unico argomento concesso.

Punto all'ordine del giorno. Il posto più strano dove hai fatto l'amore.
(sesso e amore, sinonimi?)

Treno, macchina, garage.
All'aperto, parco. Letto dei miei. Letto dei suoi.
Sì, durante la manifestazione. Anche dopo.
Sì, ricreazione, a scuola. Bei ricordi. Gli anni del liceo.

Io zitta. Il treno corre e il panorama scorre veloce.
Posti strani se ne sono visti, certo. Sono stati anche dimenticati. 

Penso a quel meraviglioso letto matrimoniale futon, con piumone d'oca. 
Vuoto tranne due corpi nudi.


2 marzo 2009

Cronache di poveri amanti

Cercasi angolo, buio. 
Per un bacio, e poi carezza.
Fuga perpetua dagli occhi curiosi, tutti in potenza.

Nessuna macchina, nessun letto. 
Neanche un metro quadrato che permetta di escludere questi occhi.
Le cantine che si snodano sotto i palazzi sono chiuse a chiave. 
Provo ad abbassare la maniglia. Chiuso.

Per accedere c'è una scala polverosa, buia.
Va bene per un bacio, e poi carezza.

Nessun parco. 5 gradi e una pioggia fitta e fina.
Il motorino non protegge, espone.

Resta l'ascensore. Dal piano terra al quinto sono 22 secondi.
Un bacio, e poi carezza.

Sventure di amanti metropolitani, cresciuti.
Ma non troppo, non abbastanza.