27 gennaio 2009

Memoria

Andrebbe ricordato ogni giorno, non solo il 27 gennaio.

Che tante persone, tante quante non ne incontreremo in una intera vita, probabilmente 6 milioni, anche se è triste dare stime sul numero delle vite umane, hanno perso la vita nei campi di concentramento.

Ebrei, comunisti, omosessuali, oppositori politici, zingari. E altri, molti altri ancora.

Non importa la categoria in cui erano classificati, questa volta. 
Non importa il simbolo con cui erano etichettati. Questa volta.
Persone.

Ci resta in mano la parola Shoah.
Che in ebraico vuol dire sciagura, distruzione, morte.
Sventura inattesa.


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