30 giugno 2009

Conciata così

Bacchettona non sono.

Ma vedere una deputata della Repubblica italiana mezza nuda,
che sorride indipendente, fiera e lesbica,
appiccicata sui muri della città,
con accanto un altro deputato tutto nero anch'esso sorridente,
con la parola mafioso di mezzo,
non mi sembra un'idea geniale.

6 commenti:

Gaia2 ha detto...

Invece io trovo la campagna molto bella, oltre che assolutamente non volgare. Mi sembra una buona cosa far parlare la gente e, magari, riflettere sulle parole, al di là delle immagini.
Le parole, usate bene, cambiano il mondo

Anonimo ha detto...

Anche a me piace molto. Perché dici che non è un'idea geniale?

Gaia ha detto...

Si da sempre questa idea della lesbica incazzata.
Discriminata.
Picchiata.
Chiamata uomo.

No, siamo tipe ok.
Alla mano, comuni, simpatiche, accettate dalla maggior parte delle famiglie e amici...

Nessun dramma, altrimenti la strada è davvero in salita.

Anonimo ha detto...

No. A me Paola Concia su quel manifesto trasmette una grande serenità.
Ma a parte questo: a me nessuno ha mai detto lesbica schifosa.
Ma che vuol dire? Che nessuna di noi è discriminata? Picchiata? Chiamata uomo? O semplicemente incazzata?

Se dovessi partire SOLO dalla mia esperienza potrei ritrovarmi a dire che l'Italia è un paese TOTALMENTE gayfriendly...
Peccato che poi basta aprire una pagina di cronaca e scoprire che non è così.

Questo non basterà a fare di me una lesbica chiamata 'uomo'. Ma incazzata... hai voglia, sì!

Gaia ha detto...

Più che incazzata, sono scoraggiata.
Non credo comunque che la situazione sia rosea, basta leggere le cronache dei giornali.

Il problema è un altro.
Cioè come vogliamo cambiare le cose.
La nuova generazione di lesbiche, che va al liceo, non si immedesima in Paola Concia nuda.

E' serena con gli amici, con la famiglia, guarda su facebook il prossimo evento per donne.
Un'adolescente normale.

Poi, bam!, le arriva uno sgambetto.
Noi non vogliamo che arrivi a nessuno e quindi dobbiamo, sempre con il sorriso e portando i discorsi al livello pratico e quotidiano, dare un'immagine esattamente trasparente, semplice e normale dell'essere lesbiche.
Perché siamo così, o almeno io.

Poi, per come sono di carattere, delle guerre di classe, politiche e ideologiche me ne fotto.
Se poi non posso rispondere a modo a mia nonna che mi chiede quando mi sposo.

;)

Gaia2 ha detto...

scoraggiate credo che lo siamo tutte, e (almeno spero) a nessuna di noi è stato detto lesbica schifosa. Ma è pur vero che, oltre all'immagine delle adolescenti liceali che parlano tranquillamente con gli amici e commentano l'ultima storia lesbo vista in qualche serie tv, vi è l'immagine di tante altre, magari meno liceali, che non vivono con tanta tranquillità la loro vita e che magari qualche discriminazione l'hanno avuta.
senza nè guerre di classe, politiche o altro, però magari vedere una persona "famosa", una persona conosciuta come una parlamentare, che si mette nuda in piazza e si definisce lebica, può aiutare