Poi, quieta, attendo 3 secondi.
Sto imparando che le opzioni di battuta successiva sono due.
"Sei incinta?"
"Ti sposi?"
Per chi non mi conosce ovviamente.
Ma, trattandosi di novità professionale, la misconoscenza ci sta.
"Eh, magari potessi", rispondo con un sospiro di circostanza.
"Perché?"
"Eh, in Italia non mi posso sposare". Sospiro.
"Perché?"
"Eh, sono gay". Sospiro.
Spero che in fondo a qualcosa serva.
E non a compromettermi la carriera.
8 commenti:
e la loro faccia?
mic
Al momento nessuno fa una piega.
Poi vai a capire cosa passa nelle testoline...
Prima o poi dovrò fare un' annuncio del genere...
e' il mio primo commento sul blog, dopo una full immersion di sola lettura, complimenti, è davvero carino, soprattutto la storia del 10%... dovrò stare con gli occhi ben aperti quando capito in questi posti!!
ery
Ciao Ery!
Grazie.
Quali posti?
I posti elencati nella colonna a dx...
la fila di McDonald's.
la classe di un liceo.
il tram che porta in centro.
il pronto soccorso.
il call center con gli uffici al terzo piano.
la sala con musica revival della discoteca.
il condominio della mia amica Livia.
lo stadio (per una partita di rugby).
Zara il sabato pomeriggio.
quella colonna di testo è davvero azzeccata
ma tu non ci farai nemmeno più caso...
complimenti per il blog
Ciao Gaia, qualcuno ha risposto al posto mio :-)
Ery
Ma questo tuo modo sintetico di parlare è quello che usi per scrivere o quello che usi per vivere?
Cioè, "sono gay" e poi nulla? Neanche una spiegazioncina, li lasci preda dei loro dubbi? :D
Ahah, sì, non ho collegato i vari posti citati
;)
Grazie all'anonimo per l'aiutino.
Federica, dipende.
Nel caso specifico, lo scrivere e il vivere coincidono.
In un certo senso mi sono un po' stancata di dirlo, cioè, non mi da più un brividino di adrenalina.
Io lo dico, poi a seconda della reazione della persona e se mi vengono fatte delle domande, rispondo.
;)
Così strano?
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