Ieri ho pianto.
Lacrime di commozione trasmessa attraverso canali non convenzionali.
Passeggiavo con flemma per la città quando un ragazzo, carino, biondo, mi ha fermato.
"Ti posso chiedere un favore?", timido, con la cravatta. Non chiedeva l'elemosina.
"Vuoi essere la mia testimone di nozze?"
"..."
"Io e la mia ragazza, Vicky, ci stiamo per sposare qui, in comune, ma non abbiamo il testimone".
Famiglia.
"Sono sud africano, non sanno che ci sposiamo. Non approverebbero".
Amici.
"Abbiamo deciso ieri, su due piedi".
"Ok", gli ho detto.
Ho firmato, stretto un paio di mani, ascoltato parole profonde, ricevuto un paio di abbracci.
E pianto.
14 novembre 2009
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5 commenti:
Ma hai pianto di gioia o di dolore? O tutte e due?
fai scendere la lacrima anche a me a leggerti.
~K
(e adesso ti cerco su fb)
Nè gioia, nè dolore.
Forti onde di energia.
(K, trovata!)
E io che pensavo che cose del genere accadessero solo nei film. Non è che ti hanno fatto firmare l'acquisto a rate di un'enciclopedia?
Lunga vita all'amore (qualunque cosa sia)
Hanno avuto fortuna a trovare un testimone come te, sei un mito Gaia.
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