Inforca gli occhiali, si siede davanti a me e con gesto pomposo prende in mano il referto.
Annuisce compiaciuto.
"Sì, sì".
Sì, sì cosa?, penso io, che me ne sto in un laboratorio analisi e peraltro fuori c'è il sole e qui nessuna finestra.
"Il test è positivo".
E mi sorride.
Lo guardo come un alieno.
"La gravidanza, lei aspetta un bimbo".
Cosa?
Anzi, chi?
Annuisce. Toglie gli occhiali e ne mette altri.
"Ah, scusi, ho preso il referto sbagliato".
30 aprile 2010
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5 commenti:
Della serie "Cose che capitano".
;P
ahahahah. simpaticone il medico
Un mito, il medico.
questa poi...sono morta dal ridere immaginando la tua faccia...
Eheh, diciamo che nonostante i desideri e gli sforzi intellettuali del donatore non c'erano rischi...
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