Così ci ritroviamo a parlare a bordo vasca.
Mi cerca lei, a dire il vero.
"Come va?"
"Benone grazie, tu?"
Momento di imbarazzo sulla domanda dopo.
"Vieni stasera a bere una cosa?", apro.
"No, non posso, è il suo compleanno e fa una festa a casa".
Si sente in dovere di aggiungere: "Sai, S. ci tiene molto al compleanno..."
Certo, ricordo.
S., fiammata autunnale che ha dato sfogo al migliore stereotipo lesbico dell'incrocio relazionale andandosi a mettere con una nuotatrice della squadra dopo aver lasciato la squadra (meno chiaro se prima o dopo aver lasciato me), e che incoraggia l'amicizia tra i nodi del suo network, ci tiene al compleanno.
"Ehm, beh, mi sono anche dimenticata di farle gli auguri. Ehm, forse avrei dovuto. Beh, buona serata", abbozzo.
Sorrido per non ridere.
"Grazie mille, davvero. E per gli auguri non ti preoccupare, glieli faccio io da parte tua".
Rido.
16 maggio 2010
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6 commenti:
Aspetta. Questa tipa sarebbe l’attuale morosa della tua ex???? Che ti dice ‘ le faccio io gli auguri da parte tua’? Che non si sa neanche se si sono messe insieme prima o dopo averti lasciata???? O_o
Hai solo riso? Beh sei stoica tanto. Complimenti.
Esatto.
Grazie.
Non so se sia più confortante o più sconcertante sapere di non avere l'esclusiva su queste belle situazioni. O è solo lo stereotipo del lesbodramma che ci rincorre?
~K
..eh..però tu ci stai a provà con la morosa della tua ex..non mi pari la "vittima" di questo lesbodramma..ce ne metti del tuo..
Kia
Ossignore, no, con lei non ci proverei mai.
E' bionda...
...ah ecco, anche a me mancava un pezzo, quindi era un drink 'innocuo' ;-) comunque vinci il premio Diplomazia 2010, mi sa!
Concordo invece con ~K: il Lesbosapphicus Dramaticus (rif. 'Ten Rules') è una condanna, pare arrivi di diritto assieme al tostapane col reclutamento. Ci rincorre e, peggio, ci sta fastidiosamente attaccato al paraurti posteriore.
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