15 marzo 2012

Cassata

Perdonamela, ma questa cosa non la condivido, Cassazione.
Oggi hai depositato una sentenza, per alcuni storica, che dice che "I gay hanno diritto a una vita familiare".

Certo, non al matrimonio. Non al diritto di convertire in Italia un matrimonio contratto all'estero, ma al "vivere liberamente una condizione di coppia".

Grazie tante, Cassazione.
C'e' davvero bisogno di una sentenza per sentirsi autorizzati a vivere la vita di coppia?, mi chiedo.

I diritti si concedono, oppure no.
Non si mediano, non si centellinano, non si tentennano.

Il diritto a vivere una vita di coppia io gia' me lo sono preso, Cassazione.

Lo uso fino in fondo quando porto la mia ragazza alla cena di Natale.
Quando la asfissio con le mie beghe familiari, quando compro un mazzo di fiori perche' so che cenera' da me.
Quando i soldi in tasca li metto in comune per pianificare le vacanze.
Quando stampo foto insieme da mettere al muro, mute e pubbliche.

Anche quando spero che un giorno cambierai idea, Cassazione

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
-Albert Einstein-

Josephine

kispyos ha detto...

diciamo una cosa. la cassazione riconosce alle coppie gay gli stessi diritti delle coppie conviventi di fatto. bella cazzata, vien da dire. si e no.
la storia -come diceva benedetto croce- non procede a strappi. quindi sentenza alla mano, i giudici dicono che la condizione di relazione emotiva e sessuale tra persone dello stesso sesso deve considerarsi "vita familiare" e non "vita privata". nel diritto le sfumature sono importanti, ed è una partenza. puzza di bruciato, ma qualcosa si muove.
parliamo di subentrare nell'affitto di casa ad esempio. (lo cita la sentenza)... siamo ottimisti e certo, la strada è lunga e accidentata.
la cassazione non può mettersi a stravolgere la politica interna, ma ha un po' esorcizzato l'argomento, questo sì. sai quanti buchi ci sono sulla legge italiana, molto piu gravi di questo??? non è nè il momento nè il luogo, ma credimi sulla parola, è il mio lavoro.

ps. leggendo il tuo post mi è venuta in mente la scena di v per vendetta, quando la ragazza parla della sua compagna che coltivava le rose sul balcone, e dice "per tre anni ho avuto le rose, e non ho chiesto scusa a nessuno".
il medio evo è finito, meno male.

Daffodils ha detto...

Nel diritto le sfumature ci sono quando non si vuole porre chiarezza nelle cose. Bisogna avere coraggio e mettere nero su bianco esattamente e per benino le cose. Per fortuna qua in svizzera questo l'hanno fatto da tempo. ci si può sposare, e tra un po' forse le coppie omosessuali potranno anche adottare bambini.