20 aprile 2012

Homesick

La dichiarazione pubblica a volte aiuta, proviamo.
Oggi e' uno di quei giorni.
Circa 5 su 365.

Cervello (poi mica tanto) in fuga, mi manca casa.
Il suo odore familiare, in cui, storta, sono cresciuta.
Suonare il campanello in modo insistente, aspettanto che qualcuno apra.
Non ho la chiave, ma so che qualcuno per me c'e'.

Litigare il telecomando, litigare la cena, litigare la felpa rubata dalla sorella impavida.
Dormire scomodi in un letto singolo, il piumone corto che lascia i piedi scoperti.

Mi manca quella citta' che nulla offre.
Trafficata, ignorante, senza piscine, senza montagne.

Chiudo gli occhi e sogno lei.
La chiave del cinquantino scassato che mi porterebbe a prendere un gelato in centro, sicuro sui sanpietrini scivolosi.

Apro gli occhi.
Piscina 50 metri, drink in centro, una metro al minuto, letto matrimoniale in casa a due piani.
La casa devo aprirla da sola pero'. E' vuota.
Ma per oggi tocca accontentarsi.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

ho un sospetto.
che le lesbiche subiscano inconsciamente la non convenzionalità del rapporto, anche in una società non poi così normal based?
E non perchè la morale bolli e (non solo) un prete condanni.
Ma perchè a essere liberi ci si lega da soli.
Solo per 5 giorni ogni 365 magari.
Oltre il mood "fumo di Londra" infuso da differente sistema di vita, oltre il sapore dei sampietrini. O la probabilità di aver scelto la persona sbagliata.

emir

Anonimo ha detto...

Non ti può mancare questa città.
Non ci cascare. Torna in te. Resisti.
Sono solo 5 giorni l'anno cioè 1,25ogni 3 mesi e siamo già a fine aprile.
Per consolarti non so se dedicarti parole profonde come "nostalgia, nostalgia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi", oppure qualcosa di più vicino a Bukowski tipo "la nostalgia mi spinge dritto in birreria specie quando vai via frantumando schegge di follia"

Qualsiasi cosa ti abbia portato via, lavoro o amore ha fatto bene. Qua stiamo come i cloni di Hishiguro. Senza rinvio.
Vado a fare la notte, te li saluto io i sanpietrini.
7

Gaia ha detto...

Brava 7, guida il bus.

a lesbian ha detto...

Sarà che il letto a due piazze e una casa ce l'avevo in Italia (ma non un lavoro) e qui no, sarà che i primi tempi ci ho cozzato parecchio con la nostalgia, ora non dico che siamo diventate amiche ma quando arriva le faccio spazio. Che in quei 5 giorni l'anno si romanticizzino le radici e la familiarietà o meno, la nostalgia, per me, è solo una parte del nostro essere umani e non robot.

Shiver- ha detto...

Bel post. Mi piace proprio come scrivi

Gaia ha detto...

A lesbian, dove sei?

Sh, thanks.

Anonimo ha detto...

Con la nostalgia per i sanpietrini ed il cinquantino scassato che ti fa volare in centro con una luca dorata intorno ci ho fatto a botte tantissimo anche io, ed anche io ci continuo a fare a botte, a volte.
Purtroppo però, quella luce dorata lì non basta a sollevare il cuore dalle troppe mancanze che quella città lì offre. Piscine in primis.

Ciao,
Federica

Gaia ha detto...

Come Roma riesca a non avere piscine pubbliche resta un mistero a cui nessuna indagine approfondita ha dato risposta, concordo.

Buona giornata e grazie del commento, Federica!

a lesbian ha detto...

North London