23 novembre 2012

Angel

L'ho sempre detto.
Basta conoscere la gente giusta.
E un giovedi sera come un altro, invece che in una piscina caldiccia piena di gay, ti ritrovi al concerto di Robbie Williams.
Gratis. Quasi sotto al palco.

Esperienza che tanto insegna su questo paese.
Tralasciando il fatto che Robbie, dai tempi di Angel, deve avere mangiato qualche fish & chips di troppo.
Grazioso tronchetto che dimenava le chiappe piene, ha fatto impazzire una folla di giovani (io e amici miei) e meno giovani (gli altri).

Impazzire nel senso inglese del termine. Impazzire freddamente.
Intorno a me, un metro di aria a garanzia del mio spazio vitale.
Fan in giacca e cravatta, in tenuta post-ufficio e Doritos alla mano.
Signore con mamme e borsetta, intente a videoriprese qualita' iphone.

Tutti dentro una riga bianca su pavimento nero, senza sgarri.
E chi passava per andare al bagno tra una canzone e l'altra, molto politely, chiedeva scusa e permesso.
Giorno dopo giorno, capisco che questo paese fa per me.


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