Gay, che se non dichiara lui, lo dichiara il modo di camminare, sculettinando.
Ci incontriamo per un aperitivo di aggiornamento sulle ultime settimane di vita.
Si parla di lavoro, e coming out.
Che da noi non era mai stato un problema, perchè l'out l'abbiamo creato, innaffiato, fatto evolvere e portato a livelli stucchevoli.
"No, no. Da noi ognuno fa il suo, ha la sua vita privata. Al massimo si racconta quello che hai cenato la sera prima, o il film visto al cinema. Di me non parlo, figurati se mi metto a raccontare che sono andato in sauna. No, no. Ce ne vorrà di tempo prima di ammorbidirmi e di prendere confidenza. No, no. Fidati, il mondo è diverso da quello conosciuto lì. Mi manca. Mi manca molto".
Sorrido. Mi intristisco per il suo disagio. Ricordo.
E ricordo che sì, outing fatto e finito.
Ad assunzione avvenuta. Però.
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