Cosa?
In Italia una coppia gay non si può sposare?
Nessun diritto?
Un gay non può parlare del suo ragazzo al lavoro?
Una lesbica della ragazza?
Niente mano nella mano.
Niente "ti presento i miei".
Suona tanto, tanto strano.
3 marzo 2010
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11 commenti:
Suona tanto, tanto triste
Peraltro:
http://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/religion/7361378/Clergy-could-be-sued-if-they-refuse-to-carry-out-gay-marriages-traditionalists-fear.html
anche tu ti sei rifugiata nel paradiso londinese?
Me oltre a chi?
più stai via dall'Italia, più ti sembra strana. tipo, pochi minuti fa ho letto di qualcuno che si vantava della cucina italiana e di come è talmente vasta che si dovrebbe parlare di cucine, al plurale. La gente ha le pigne in testa - come se a York mangiassero le stesse cose che a Londra o a Nashville le stesse cose che a Los Angeles - solo un idiota può pensare che l'Italia è l'unico paese dove se viaggi da Nord a Sud la cucina è diversa, ma tutta sta presunzione da dove nasce??
Ahah, questa è verissima...
Mi sembrano credibili solo le prime due frasi, per le altre direi che più che non può, non vuole. L'omofobia interiorizzata è una brutta bestia.
alcedoatthis
C'è ancora molta strada da fare...
forse stare all'estero per un po' serve proprio a questo.
ad importare le buone abitudini.
io cammino mano nella mano e presento la mia ragazza ai miei genitori.
se non siamo noi a cambiare le cose, come possono cominciare da sole a cambiare?
cat
cara Cat, non c'è bisogno di fare esperienza all'estero per imparare a camminare mano nella mano con il proprio/a partner, si chiama coraggio ed è una cosa che o si ha o non si ha, non che si impara o importa dagli altri.
Tanto più che è molto facile porsi da soli dei paletti mentali-geografici quali: "Sì, a Londra giravo mano nella mano ma solo perché lì sono più aperti, qui non me lo sogno neanche!"
tristissimo, non triste...
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