24 settembre 2010

B di B

E così arrivo nella notte nell'ospizio dei padri salesiani.
Bolzano, settembre, 5 gradi.

"Quindi cerca un alloggio per la notte. Venga, venga nel mio ufficio".
L'ufficio di Don Pierpaolo sembra un confessionale.
Confessionale con le caramelle gocce di pino.
"Cosa la porta qui?"

Qualcosa non lo convince. Saranno le scarpe nere da uomo anni '20, punta a punta, vernice e impuntura.
Sarà la camicia nera, o il gilet nero, o la giacca nera.
Sarà il computer sotto braccio, bianco quello ma con una traccia di male, il nero. Quella pennetta Internet, un po' simbolo fallico, un po' connessione materialista.

"Quando parte?"
"Domani, ho l'aereo alle 15 ma magari lascio la camera un po' prima..."
"Alle 9."
"Certo 9"

"La aspettiamo a messa in cappella alle 7? Poi facciamo colazione insieme, vicino alla sagrestia..."
"Grazie no, sono allergica al latte. Prenderò un cappuccino al bar".

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