Tortuose, trafficate.
Escono dalla nebbia.
C'è il binario di un treno.
Ferma vicino.
Scendo.
Risalgo.
C'è un aereo, e un aeroporto secondario.
Salgo. Riscendo.
L'ago della bussola non oscilla, indica il Nord.
Io oscillo, sì, ma seguo l'ago.
Nord.
C'è il mare.
Guardo giù mentre lo attraverso.
Non è mare, è oceano.
Strade piene di amici, abbracci.
Coccole a mezza luce.
E rimasta sola, urla nella notte.
Insomma, me ne vado.
Vado a vivere a Londra.
6 commenti:
london, that great cesspool into which all the loungers and idlers of the empire are irresistibly drained... - a. c. doyle
cat -come catullo, capiamoci
oooohhhhhhhhhh.......niente più milano allora
buona fortuna giù al nord :)
F.
Catullo, grande ritorno!
Che se mi facessi sapere in che distretto ti trovo non sarebbe male...
cat odia e ama e per questo non se ne è ancora andato dal paese delle mezze verità.
tra un paio di settimane.
vogliamo foto della stanza londinese con la copertina in bella vista!
Certo Etw!
Ora è qui accanto a me.
Per l'autunno!
(piegata perché se entra mia mamma potrebbero esserci momenti di imbarazzo)
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