18 dicembre 2012

Diritti

Io li ammiro. Anche se, ammetto, non sempre li capisco.
Gli etero che combattono le battaglie gay.

Li ringrazio. Li stimo. Cerco di interpretarli, non ci riesco.
Do per scontato che chi va in piazza con i cartelli per le nozze frocie, sia frocio.

Che chi mette il triangolino rosa sulla sua foto profilo sia gay.
Viviamo in un mondo che va di corsa, pieno di cose brutte.

E io mi batto per le battaglie mie, difficilmente per quelle degli altri.
Che non vuol dire dare un soldo in beneficienza, ma metterci la testa e il cuore.

Etero, pro-gay.
Li stimo, non li capisco, li ringrazio.


12 dicembre 2012

Avvento

No, cioe', giuro.
Mi ero dimenticata di essere lesbica. E quindi di questo delizioso dedicato blog.

La vita, si sa, ti mette di fronte a priorita'.
E con Berlusconi sceso in campo, Monti che rassegna in una notte di festa, i regali di Natale da cercare, nuovi arrivi in famiglia, altri sempre e fin troppo presenti, il mio orientamento sessuale, con conseguente mancanza di diritti e doveri, m'era proprio passato di mente.

27 novembre 2012

Dilemma

M'invitano a una sfilata di Valentino.
Oh-ho. E ora che mi metto?

23 novembre 2012

Angel

L'ho sempre detto.
Basta conoscere la gente giusta.
E un giovedi sera come un altro, invece che in una piscina caldiccia piena di gay, ti ritrovi al concerto di Robbie Williams.
Gratis. Quasi sotto al palco.

Esperienza che tanto insegna su questo paese.
Tralasciando il fatto che Robbie, dai tempi di Angel, deve avere mangiato qualche fish & chips di troppo.
Grazioso tronchetto che dimenava le chiappe piene, ha fatto impazzire una folla di giovani (io e amici miei) e meno giovani (gli altri).

Impazzire nel senso inglese del termine. Impazzire freddamente.
Intorno a me, un metro di aria a garanzia del mio spazio vitale.
Fan in giacca e cravatta, in tenuta post-ufficio e Doritos alla mano.
Signore con mamme e borsetta, intente a videoriprese qualita' iphone.

Tutti dentro una riga bianca su pavimento nero, senza sgarri.
E chi passava per andare al bagno tra una canzone e l'altra, molto politely, chiedeva scusa e permesso.
Giorno dopo giorno, capisco che questo paese fa per me.


18 novembre 2012

E infine, week-end

La pancia piena di orzo e cioccolato.
Le gambe stanche di Monte Bianco.
Le mani, tiepide, sotto il piumone.
La testa accarezzata da te.
Radio Nostalgia suona.
Ricordo presente molto simile al mio concetto di felicità.

9 novembre 2012

Oggi

Mio padre e' in Tribunale per litigare su assegni, case, e affidamenti della mia mezza sorella di 14 mesi.
Mia madre, con voce colpevole, confessa di avere fatto sega alla radioterapia per fare una gita in Toscana.

Un mio articolo e' stato condiviso 1600 volte su Facebook, senza che io fossi insultata di conseguenza.
Ho litigato con un PR, e ho vinto io.

La mia amichetta del cuore ha un colloquio importante di lavoro e faccio il tifo per lei.
Obama ha pianto.

E' arrivata la mia tata, con un sacco pieno di orzo solubile e caramelle.
E la vita sembra meravigliosa.

6 novembre 2012

L'allenamento paga

Dopo 4 anni ormai ho capito, e sono ferratissima.
E' uno dei punti forti della socialita' inglese, guai a fallire.

All'improvviso, quasi colpendoti alle spalle, un collega o un amico, o un perfetto sconosciuto, ti fissa e poi esclama con il tono piu' di plastica del mondo.

"Che bella magliettaaaaaaa! Ma che carinaaaaa! I love it!"

Ovviamente intercambiabile con cinture, scarpe, accessori.
Gioielli si sa, non ne porto.

Al che tu ti giri, sorridi commosso e esclami: "oh, grazie!"
Ma attenzioen. Il tono e' quasi di scusa, di complimento immeritato.
Con la "e" che sale.
Associato a sorriso esagerato.

Orma sono allenatissima.
Grazie alle mie scarpe rosse.


1 novembre 2012

X

Ma un candidato gay...
O meglio, un governatore gay ormai eletto, deve fare leva sul suo orientamento sessuale?
Sulla sua sessualita'?
Sulla visibilita' ormai assicurata, per portare sul palco questa mancanza di diritti su cui l'Italia resta un unico?

Vendola lo ha fatto. Forse a modo suo.

Dalla molto meno, ma in fondo erano fatti suoi.

Crocetta, dalla lontana Sicilia, sembra curarsene davvero poco.

Se ne parla, se ne scrive. Non si arriva a una conclusione.
Crocetta. E pensare che fino a 3 giorni fa neanche ero a conoscenza della sua esistenza.

31 ottobre 2012

To O

A volte ce ne rendiamo conto troppo tardi.
O forse mai.
O forse appena in tempo.

Gli amici, quelli che scrivi le frasi al contrario, e ti capiscono uguale.
Quelli che te ne vai a letto alle 21, e ti perdonano.
Quelli che ti racconti cose inutili, perche' quelle importanti le sanno gia.
Quelli che ti preparano torte, e si rassegnano se non riporti la teglia.

Quelli, sono una parte talmente importante della tua vita, che quando te li allontanano un po', ti senti un buchetto dentro il centro del cuore.

25 ottobre 2012

2 ½

La cosa inizia a essere seria.

24 ottobre 2012

Ma dove vado

"Quindi e' rimasta incinta?"
"Gia'... Dopo solo un mese che si conoscevano..."

"Quindi ora hanno un figlio?"
"No, hanno deciso di non tenere il bambino. Deve essere stato difficile"

"Molto difficile..."
"Io non riuscirei mai a fare una cosa del genere. Alla nostra eta' poi! Non abbiamo mica piu' 13 anni..."
"Neanche io. Assolutamente."

"Io e lui prendiamo tutte le precauzioni eh! Ma se dovesse capitare lo terrei senza dubbi."
"Certo, anche io. Se dovesse venire..."

Ma dove vado.
A fare sti discorsi, in uno Starbucks semi vuoto, in una sera uggiosa di ottobre, che sembra novembre.

Che da li' non viene proprio niente. Precauzioni a parte.

22 ottobre 2012

Guest


Lascio lo spazio, oggi, a una cara amica che racconta la nostra terza amica.
E dimostra che, in fondo, nascere etero non e' tutto sto grande affare.



Ma come fa lei? Come fa coi suoi tre lavori diurni e le differite notturne con la madre, il corso di swaili il martedi quello di bagmington il giovedi e le lezioni di danza sacra cingalese il sabato? come ha fatto, mentre io ero di spalle e l'altra si allacciava le scarpe, a rimorchiarne un altro?

Eppure e' made in Italy come me, e' di sinistra come me, dice di passare le serate a tisane di finocchio e dolorini sospettosamente artritici come me..e io che ci avevo tanto creduto, rincuorata dalla conferma dell'ordine del mondo.

Ma voi non fidatevi, non ci cascate. non gongolatevi nella finta complicita' di chi preferisce flirtare col vasetto di nutella, loro non sono così. quelle che come lei riescono a sedurre ad ampio raggio nello stesso tempo in cui noi mettiamo su l'acqua per la famosa tisana al finocchio ci circondano, ci sovrastano e noi ancora non ce ne siamo accorte. ce l'hanno nei geni, trasudano segnali sexy come noi trasudiamo punti interrogativi e maldestria. quando affilavano i coltelli dell arte della seduzione noi stavamo ancora a scambiarci le figurine di Barbablù.

Vabbè, ero convinta che di jane austen come me ce ne fossero tante, stolta, ingenua e pure un pò cogliona! ma in fondo che me frega, da domani partono gli sconti coop sulla cioccolata bianca alle nocciole...

A sedurre come si deve ci penserò in un altra vita.

18 ottobre 2012

Ottobre a Londra

Chicchi di caffe ricoperti di cioccolato.
Mangia il cioccolato, sputa il chicco.

11 ottobre 2012

Oggi

Coming out day.
Per l'occasione, cerco coscienziosa i pezzetti di cioccolato nella scatola di Fitness.


Voi, come lo festeggiate?

1 ottobre 2012

Sent

Ciao papà,
grazie per la chiamata.

Scusami, il treno è partito, e la linea è caduta prima che ti riuscissi a salutare.
Ti chiamo mercoledì e ci organizziamo per la cena.
Sono felice di vederti.

Però papà come ti dicevo al telefono...
Non è corretto, nè formalmente nè simbolicamente, chiedermi se dormo dalla mia "amica". Cosa ovviamente già successa un paio di volte in passato.

E non è giusto non ricordarti, o fare finta di non ricordarti, il nome della persona che mi sopporta da circa 30 mesi.
E non come amica.

Il suo nome lo sai benissimo, e se davvero non lo ricordi prova a fare mente locale prima di chiamarmi (ti capita mai di non ricordare il nome del ragazzo di mia sorella?).
Se proprio non ti venisse, puoi sempre chiamarla ragazza, fidanzata, partner...
Amica, no.

E' una questione di rispetto, mia, sua e tua.
Ti prego di non dimenticarlo.

20 settembre 2012

Panico

Il medico mi prescrive di ingrassare.
Ansia da prestazione.
Non so da dove iniziare.

13 settembre 2012

Cartolina

Etero!

Avete mai provato a mettervi nei panni di una coppia gay, e vivere in un mondo in cui la normalita' non siete voi?

In un mondo in cui il 90% delle coppie passeggia con un gelato in una mano e una persona dello stesso sesso nell'altra?

In cui i bambini chiedono ai genitori perche' altri bambini, anche loro carini, hanno genitori di sesso diverso?
In un mondo in cui gli hotel pubblicizzano cerimonie di matrimonio tra donne sulla spiaggia?

Se la vostra risposta e' no, non siete mai stati a Provincetown.

Deliziosa cittadina costiera sulla punta del Cape Cod, Massachussets, USA, dove i gay hanno preso il controllo di strade, locali, alberghi e supermercati.

Dove le bandiere arcobaleno sventolano anche quando il vento non soffia.
Dove gli uomini vestono di rosa, e le donne sono mediamente parecchio brutte.

Io ci sono stata, con la mia ragazza in mano per non sentirmi fuori luogo.
Ma quando il battello ha acceso i motori per salpare, ho guardato avanti e non indietro.

21 agosto 2012

Stop

Fermate il tempo, vi prego.
Ora, un giorno di lavoro qualunque, come ieri, come domani.

O tra poco, quando pedalero' veloce per arrivare a casa da lei, da questa riuscitissima simulazione di convivenza, da una cena qualunque, come ieri, come domani.
Dalle valigie pronte a partire, anche se appena arrivate.

O poco fa, quando al telefono ho sentito la sua voce solida. Ferma come sempre. La mamma.

O questa mattina, ghiacciare i minuti tra vasche lunghe 50 metri nella piscina scoperta di una Londra estiva e nuvola. Come ieri, come domani.

Non potevate fermarlo due giorni fa? Durante una domenica pomeriggio al mare, mare freddo, amici caldi, te' bollente?

Non lo fermate domenica, vi prego, quando io, lei, panini, ipad e pochi dollari saremo a bordo.
Cartolina. Fermo immagine. Cape Cod.
Ciao.

13 agosto 2012

Agosto

Cosi', dopo 10 anni di battaglie in tribunale, i miei genitori flirtano.
E per un figlio e' shock.

Io e la sorella li guardiamo preoccupati tirarsi carini per la cena fuori, mandarsi sms, farsi visite di cortesia con tanto di fiori.

La situazione e' talmente grave che e' contagiosa.

"Io e vostra madre siamo in ottimi rapporti. Ora potete laurearvi o sposarvi senza timore di scenate pubbliche," scrive il padre in modo solenne, stile comunicato stampa.

A cui arriva l'integrazione personale: "Si, sposarsi. Vale anche per te. Stai preparando la cerimonia?"

Aiuto. Shock. Terrore. Ansia da prestazione.
"Ci stiamo lavorando".

1 agosto 2012

Fede

Oggi e' uno di quei giorni che se credessi in un dio mi attaccherei alla sua sottana, e non smetterei di supplicarlo.

26 luglio 2012

Giallo

Ma perche' alle lesbiche piacciono i Lego?

14 luglio 2012

Non si finisce mai di imparare

Pensavo, ormai, di averle viste o sentite quasi tutte.
Ero in errore.

Negli ultimi 10 giorni ho scoperto, tra le varie, che...

Tra i gay, oltre che dei denti, sta prendendo piede lo sbiancamento chimico dell'ano, che più bianco è più bello e più fresco.

Che le lesbiche che adottano un figlio in Inghilterra possono prendere la paternity leave. Quando si dice "ruoli"...

Che ormai al gay pride non si lotta per i diritti delle lesbiche e dei gay, ma dei bisessuali. Poverini, a quante discriminazioni devono fare fronte.

Poi, fronte personale, ho anche scoperto che attraversare un Canale della Manica a nuoto può lasciarti stanco svuotato, che solo sonno, sonno, cibo e sonno possono curare.

Spero.

6 luglio 2012

Venerdi'

Ma si dice il Barbera o la Barbera?
No, Barbara non viene a cena.

2 luglio 2012

Fede

"No, ancora non ho fatto la proposta ufficiale. Cioe', l'idea e' nell'aria ma... Beh, sai come vanno queste cose. Aspetto che lui si sistemi. Poi conviviamo da diversi anni. Insomma, di fatto non cambierebbe nulla.
In fondo cosa cambia essere sposati? La fede al dito da pure fastidio in piscina.... La devi togliere, rimettere... Poi abbiamo divergenze sull'organizzazione. Cioe', io sarei per una cosa semplice. Tipo cerimonia informale. Poi magari un pranzo con gli amici intimi, un viaggetto. Lui invece ci tiene a ste cose. Vuole invitare la famiglia allargata, cerimonia sulla spiaggia. Si, beh ovvio, non qui in Inghilterra, che le spiagge non vanno bene per queste cerimonie. Si pensava a Stromboli. Ci pensi? Cerimonia sulla spiaggia, poi pranzo di pesce. Prosecco con tramonto. Cioe' un'altra cosa..."


"In Italia due uomini non si possono sposare"


"Ah... Mi ero dimenticato... Vabbe', noi aspettiamo..."

27 giugno 2012

Weekend

Porto a casa poche considerazioni dall'ultimo weekend di Madrid, l'ultimo prima del ritorno a casa della mia relazione a distanza.

Le donne spagnole sono brutte. Le lesbiche spagnole peggio.
Il cibo spagnolo gode di fama immeritata. Il gelato italiano in Spagna no.
In Spagna d'estate fa caldo, e se arrivi da Londra fa caldo il doppio.

Madrid non ha il mare. Non ha la montagna. Non ha piscine comunali all'aperto. Ha aumentato i prezzi dei trasporti.

Eppure, quando chiudi l'ultima volta alle tue spalle la porta della casa dove sei stata ospite per un anno scolastico intero, ci lasci un pezzo di cuore.

18 giugno 2012

Lip

Dico sinceramente, un po' ci sono rimasta male.

Proprio quando iniziavo a appassionarmi, a percepire l'accento scozzese come unico sexy, a anticipare le mosse dei personaggi, e' finito.

Mi hanno interrotto Lip Service sotto il naso, in una uggiosa domenica sera di non estate.
E vista la qualita' della produzione qualcosa mi fa immaginare che la terza serie non arrivera'.

Cosi, lunedi', faccio i conti con una nuova vita senza Frankie e Sam.


9 giugno 2012

Le regole del gioco

Neanche ci provo, neanche mi offendo.

A Madrid per lavoro, camera pagata al Ritz.
Ma a me che me ne frega, c'ho la ragazza in erasmus io, a Madrid.

"No thanks, no accomodation. Have my own".
Mi guardano i manager. Devono pensare che abbia comprato un pied à terre in terra spagnola forse.
In tempi di bolla immobiliare sarebbe proprio una brillante iniziativa.

"I am staying with friends, thanks."
Friends?
Mi guardano i manager. Devono pensare che sti friends abbiano qualche arma segreta: attico in centro? cocaina? strane passioni?


Troppa fatica spiegare.
Poca voglia di mettere me in piazza, raccontare cose che vadano oltre il molto popolare argomento del meteo.
La cosa dell'erasmus farebbe davvero strano.

30 maggio 2012

Certe cose non cambiano mai

In ogni caso,
dopo una giornata con 5km nuotati e 10 articoli firmati,
ieri sera ero al pub sotto casa con tanto di caro amico, compagno di bevute analcoliche.

E con noi, tavolo accanto, c'erano due lesbiche di mezza eta'.
Probabilmente una coppia, ma questi dettagli a volte diventano irrilevanti.

Perche' quello che conta, e' che alcune cose non cambiano mai.
E non conoscono confini.

Le due lesbiche portavano orgogliose pettinatura con crestino laterale, capelli tinti biondi sulle punte, tinto sbiadito, magliettone larghe, pantaloni larghi, sandali Birkenstock.

Ma soprattutto, erano ecologiche, ecosolidali, ecofriendly.
Dopo le 2 birre, medio-grandi, eccole sfrecciare via felici in monopattino.

29 maggio 2012

Tutto sotto controllo

Localizzata.
La lesbica del mio nuovo ufficio.

3 corridoi a dritta, 1 a destra.
Stessa divisione, stesso piano.
Occhiate fugaci in uscita dal bagno, chiari segnali di riconoscimento alla macchinetta del caffe'.

Io so che tu sai, che io so.
Sappiamo.

Il radar brilla quando arriva in camicia e gilet il lunedi mattina.
Rimbomba suonerie metalliche quando dopo la pausa pranzo torna in ufficio con i capelli rasati.
Tu sai.
Io so che sei inglese, e il tuo nome non lo sapro' mai.
E so che sei brutta, quindi #ciao.

22 maggio 2012

2X

E anche quest'anno l'abbiamo svangata senza annoiarci.
Compleanno, tempo di bilanci.

Lavoro nuovo, che io lo amo.
Ragazza, la stessa (e siamo la terzo 22 insieme), e la amo pure a lei.

Una sorellina a forma di caramella, rosa come pulcino rosa.
Un'altra paziente, che gira ormai da un po', e siede accanto a me sulla montagna russa emotiva.

Un incidente dal quale sono guarita, 3 operazioni e qualche bestemmia dopo.
Un blog che ha prodotto amici, un altro fallito.
Un padre instabile, una mamma in bicicletta.

Tanti aerei, tante nuotate ghiacciate, corse sotto la pioggia, film francesi noiosi, ore al telefono senza parlarsi, sushi & gelato, pub inglesi pieni di risate.

Mi festeggio rubando un muffin extra alla conferenza stampa.
(E, confesso, comprando il paio numero 8 di occhialini svedesi. Viola mancavano)

18 maggio 2012

Io a certe cose non ci penso

In cerca di gelato con sorellina e matrigna, Milano in primavera.
Io passeggio il passeggino.

Ascolto fluido.
"Sai quando sei incinta... Il momento più bello della tua vita. Anche il più difficile. Il più triste. Un giorno capirai anche tu, con tutti gli ormoni in circolo. Quando aspetterai un figlio. O forse M. (sventurata ragazza mia, ndr), se sarà lei a avere il vostro figlio. Insomma, fra di voi chi lo fa?"

Ascolto con brivido.
A me ste cosa fanno paura.

9 maggio 2012

Wrum

Questo maggio corre, e io gli corro appresso.
La pioggia, meno male, raffredda i motori.

Corro in un nuovo ufficio dove non c'e' tempo per respirare.
Scrivo come se non ci fosse un domani, sapendo che ogni parola non apportera' il minimo cambiamento al mondo. Le adoro comunque.

Corro verso aeroporti per partire e tornare prima che il giorno sia cambiato.

Corro verso piscine ghiacciate, dove abiutare le chiappe al freddo della vita.
Pigio sui pedali per scaldarmi, poi, che tanto so che il calore, a maggio, te lo devi meritare.

Londra in primavera, sotto la pioggia, e' bellissima.

3 maggio 2012

Freddo

Al telefono, la mamma, che sta scegliendo il vitello grasso da cucinare per il mio ritorno, domani notte.
"Bisogna partire presto per andare al mare domenica, rischiamo di rimanere bloccati nell'esodo del weekend".

Ricordi di estate sul litorale, gelato alla mano.
Ricordi di temperature superiore a 10 gradi, e sole.

Qui, inverno di maggio.
Questa pioggia che ticchetta noiosa.
Non si sfoga e non passa.

Mi immagino a sciogliere sull'Aurelia, macchina non condizionata.
Sogno.

25 aprile 2012

Insieme

2 anni, oggi
730 giorni

E, per approsimazione:

550 buonigiorni
630 buonenotti
5971 email
132 sms (costano)

85 check-in online

12 citta'
4 lingue (milanese incluso)


5 litigate (ma buone)
83k foto (colpa sua)
114 foto di cibi cucinati (da lei)

2 malattie (una a testa, ma gravi)
3 lavori (io)
15 esami (lei)

3 cene da McDonalds
50 cene dai suoi
10 cene dai miei

1 appuntamento a due, stasera.


20 aprile 2012

Homesick

La dichiarazione pubblica a volte aiuta, proviamo.
Oggi e' uno di quei giorni.
Circa 5 su 365.

Cervello (poi mica tanto) in fuga, mi manca casa.
Il suo odore familiare, in cui, storta, sono cresciuta.
Suonare il campanello in modo insistente, aspettanto che qualcuno apra.
Non ho la chiave, ma so che qualcuno per me c'e'.

Litigare il telecomando, litigare la cena, litigare la felpa rubata dalla sorella impavida.
Dormire scomodi in un letto singolo, il piumone corto che lascia i piedi scoperti.

Mi manca quella citta' che nulla offre.
Trafficata, ignorante, senza piscine, senza montagne.

Chiudo gli occhi e sogno lei.
La chiave del cinquantino scassato che mi porterebbe a prendere un gelato in centro, sicuro sui sanpietrini scivolosi.

Apro gli occhi.
Piscina 50 metri, drink in centro, una metro al minuto, letto matrimoniale in casa a due piani.
La casa devo aprirla da sola pero'. E' vuota.
Ma per oggi tocca accontentarsi.

17 aprile 2012

Stanghe

Ognuno ha la sua.
Io, la mia, l'ho scoperta da meno di 40 ore.

E pensare che, quando chiedevano, "quale poster di un'attrice metteresti in camera?", 
rispondevo, imbarazzata: "Leonardo Di Caprio".

Ora l'ho trovata. La mia attrice cult. 
Quella che se bussasse alla porta, la ragazza dovrebbe farsi da parte.
Quella che coi capelli lunghi sta bene, e corti pure.

Lei. Valeria Solarino.
Ma che carina e'?

11 aprile 2012

Mida

Forse sono io. Quello che tocco si converte.
Ecco allora l'sms dalla mia ex coinquilina, quella che parlava di maschi e andava in giro con le camicie a quadrettoni.

"Sono curiosa, mi accompagni al Candy Bar?"
Si, il Candy Bar. Quello dove le lesbiche fighe di Londra vanno a pascolare.

Appuntamento a venerdi', curiosa anche io di vederla all'opera.
Intanto, un consiglio a un'altra amica, quella che l'ex coinquilina me l'aveva mandata a casa.

Tu, etero convinta, metti una camicia a quadrettoni e vieni con noi, venerdi.

2 aprile 2012

Coming out: ecco il decalogo delle reazioni

Ogni coming out ha il suo sapore e la sua unicitá. Famiglia, lavoro, amici. La reazione alla dichiarazione di omosessualitá stupisce sempre, anche quando la grande rivelazione é preceduta da mesi di preparativi.
Eppure, per quanto ci si sforzi a uscire dagli schemi, le reazioni più comuni rientrano in dieci macro categorie. Eccole (declinate al femminile, facili da adattare).


Stupore – No, proprio non se lo immaginava. La zia che ti ha visto crescere. Che ti metteva i vestitini rosa che sporcavi col fango giocando a pallone. Che ti chiedeva del ragazzo e tu alzavi gli occhi al cielo. Stupita, se ne fará presto una ragione.


Mancanza di stupore – Cuore di mamma, o di fratello maggiore. Che aspettava questo momento da 
quando ha trovato il tuo diario dell’adolescenza, con la lettera d’amore per lei. Il cuore é giá in pace, e tutto resta come prima.


Amnesia – Detto, dimenticato. Reazione comune tra i genitori e persone della generazione precedente. Che nel tempo record di 2 minuti dalla pronuncia della fatidica sentenza...
Continua...

29 marzo 2012

Fulmine

Nulla da fare.
Piacere fa sempre piacere.

Anche se si tratta di un timido avvocato di quelli da macchietta: cicciotto, pelato seppur giovane, timido da far diventare rosse le orecchie. Le sue.
Mi avvicina a testa bassa e mano tesa alla fine della conferenza, io pronta alla fuga verso l'uscita lato destro.

"Posso darl... ehm ti del tu? Bel.. ehm brava. Ehm, ti volevo dare una notizia esclusiva..."
"Esclusiva?"

Mi guarda le scarpe (rosse), poi me daccapo.
"Tieni, questa e' una mozione che ho scritto. Privato, te ne prego".
E mi allunga contemporaeamente un foglio scritto in legalese e un bicchiere di champagne.

"Grazie, eh, devo scapparne...."
Lo mollo, sollevata.

Arrivo a casa e trovo l'email.
Oggetto: confidenziale.
PS:  sei piu' bella delle tue foto online.

Piacere fa sempre piacere.


23 marzo 2012

Essere gay e' figo?

21 marzo 2012

Come lo dici a mamma?

"Un consiglio. Non fare coming out al telefono," dico.
"E a chi mai verrebbe in mente, scusa?," mi sento rispondere.

A me, ovviamente. E allora ricordo.
Quella telefonata non prevista, anni fa.
Iniziata col "Ciao, piove li da voi?", continuata con "Mamma sto con lei".

Finita, con un imprevisto: "Lo immaginavo. Immaginavo da anni".
Nessun trauma, nessun urlo, nessuno scandalo.

Solo un rimpianto. Quello di essermi bruciata il coming out piu' importante cosi', con una telefonata anonima.

15 marzo 2012

Cassata

Perdonamela, ma questa cosa non la condivido, Cassazione.
Oggi hai depositato una sentenza, per alcuni storica, che dice che "I gay hanno diritto a una vita familiare".

Certo, non al matrimonio. Non al diritto di convertire in Italia un matrimonio contratto all'estero, ma al "vivere liberamente una condizione di coppia".

Grazie tante, Cassazione.
C'e' davvero bisogno di una sentenza per sentirsi autorizzati a vivere la vita di coppia?, mi chiedo.

I diritti si concedono, oppure no.
Non si mediano, non si centellinano, non si tentennano.

Il diritto a vivere una vita di coppia io gia' me lo sono preso, Cassazione.

Lo uso fino in fondo quando porto la mia ragazza alla cena di Natale.
Quando la asfissio con le mie beghe familiari, quando compro un mazzo di fiori perche' so che cenera' da me.
Quando i soldi in tasca li metto in comune per pianificare le vacanze.
Quando stampo foto insieme da mettere al muro, mute e pubbliche.

Anche quando spero che un giorno cambierai idea, Cassazione

10 marzo 2012

Out


Vivere la vita da donna gay dichiarata, lavoro-casa-famiglia-censimento, ha pregi e difetti.
Pregi, perché dopo un po', ti dimentichi del tutto di essere diversa, o forse diversa. Difetti, perché dopo un po', se lo dimenticano anche gli altri.
Ecco allora che una tua collega, presa dall'entusiasmo di un venerdì pomeriggio che si avvicina alla fine, urla attraverso la redazione: "Contenta che venga a trovarti la tua ragazza, questo week-end?".
Entusiasmo che prima di arrivare a destinazione attraversa il mio capo.
Succedeva qualche settimana fa. Da allora, qualcosa è cambiato.
Il capo sorride meno. Ha un'espressione un po' rigida quando mi guarda. Non innervosita, non antipatica: di plastica.
Parliamo di lavoro senza sfiorare territori delicati, il mio tempo libero è off-limits.
Di discriminazione ovviamente non si può parlare, sarebbe in torto lui, spalle al muro di fronte alla legge, alla società e alla tanto proclamata diversity.
Anche perché nessuno potrà mai dimostrare la causa di questo cambiamento, reale o percepito.
Io? Lei? L'articolo da mettere a posto? Un dolore alla schiena tornato in modo improvviso quel venerdì pomeriggio?
Che in fondo a me non interessa.
E neanche a lui, dato che quando ieri ho presentato le dimissioni, è tornato a sorridere.

1 marzo 2012

Vertical

Alla fine abbiamo fatto anche questa.
42 piani a piedi, tipo 900qualcosa gradini, per raggiungere la punta di uno dei grattacieli di Londra.
La chiamano Vertical Rush. Ci pensi un sacco, e in meno di 10 minuti e' finita.
Tutto a fine di bene, ovviamente.

Muscoli sfibrati, acido lattico accumulato, primi segni di disidratazione.
Ecco allora che su in cima ci hanno distribuito pillole energetiche pensate per il fabbisogno dell'uomo (wellman) e della donna (wellwoman).

Rosa e blu, che pare che a scopi pubblicitari lo stereotipo vada benissimo.
Io, tanto per stare sicuri, ne ho presa una e una.

25 febbraio 2012

Expat

A volte ci penso.
In giorni come questo.
Quando mi sveglio in un letto straniero, in un quartiere che dell'avere oltre il 50% della popolazione di colore ne fa pubblicità.

Il latte che compro si misura in pinte e si paga in pound.
La lingua che parlo è semplificata, capirsi è la priorità.
Gesto, soggetto, verbo, complemento.

Famiglia e amici sembrano piatti e un po' gonfi, al di là di Skype.
Gli odori della strada, una versione caraibica del fish & chips, non li riconosco.
Sono cresciuta con l'aroma delle castagne arrostite, io.

A volte ci penso, e mi chiedo perché.
Perché sono qui. Oggi da sola.
No, non il lavoro, non il meteo, non le molte linee della metropolitana.

Domani non sarò sola.
Qui, domani, potrò: sposarmi, adottare, condividere casa e pensione, visitarla in ospedale, invitarla alla festa aziendale. Appendere una foto in cui ci baciamo alla parete.
Vivere normale qui.



20 febbraio 2012

Aussie

Tremori e sudori.
Il direttore oggi e' rosso piu' che rosa.
Il rospo e' venuto fuori.

Lei, se ne va.
Ha confessato. Torna a casa dalla mamma russa. 
La mia compagna di email disperate il venerdi' pomeriggio. 
Collega che in un settimanale fa sorella e nemica allo stesso tempo.
L'australiana, cristiana, con una passione per il cibo italiano e per la musica pop.

Lei, che a San Valentino non ci ha pensato due volte a invitarmi a casa sua.
Al ritrovo, solo donne ammesse, delle ragazze del catechismo.
Venti signorine in gonnella, che invece di ragazzi parlano di preghiere.
E io in mezzo. E lei a farmi scudo.

Calici pieni di spumante analcolico rosa e Backstreet boys con Spice Girls per sottobicchiere.
Beh, se ne va.
Il direttore, mezzo innamorato, se ne fara' una ragione.
Io, non pensavo sarebbe successo, ma mi dispiace.



17 febbraio 2012

Terza etá

La terza etá deve essere protetta dal cambiamento sociale?
E se sì, dico io, perché?
Ammetto che messa così sembra un discorso piuttosto noioso.
Ma ecco la questione in salsa arcobaleno.

Il mondo cambia, cambia tanto che Google nel suo doodle a San Valentino ci ha messo pure i gay, ma la fascia della popolazione con i capelli grigi viene tenuta protetta da questa evoluzione (che di rivoluzione proprio non si tratta).


E mi sa che la mia famiglia su questo fronte fa caso comune.
A tavola con la nonna nei giorni di festa, mia madre accusa sempre strani pruriti quando si parla delle mie relazioni sentimentali.

“Non fare venire alla nonna strani colpi”, sembra dire con gli occhi attraverso la tavola.
“Non fare venire alla nonna strani colpi”, mi dice a parole in cucina, quando dal dolce si passa al caffé.

Poi ieri sera, al telefono...

5 febbraio 2012

Vetriolo

Nervosismo cosmico, oggi.
Che non ti muovi, ma scatti.
Che vorresti essere ovunque, ma altrove. No, lì.

Nervosismo aereo, questo.
Che brucia sapere che domani, sì domani, il graffio arriva.
Quel saluto temporaneamente definitivo, uno strappo improvviso, periodico.
Troppo.

Più passa il tempo, più la cosa innervosisce.
E' un dolore familiare.
Rende nervosi il giorno prima, tristi lo stesso, assuefatti il successivo.

Guardo su.
Non nevica.
La pista di decollo è salata.
Lei parte.
Brucia.



31 gennaio 2012

DNA omosessuale, 1 su 10 ce l'ha

In una metropoli europea come Milano, la decisione del sindaco Giuliano Pisapia di allargare il fondo anticrisi di 6 milioni alle coppie di fatto, omosessuali e non, non dovrebbe fare notizia. Figuriamoci raccogliere critiche.
Ma siamo in Italia. E la firma della delibera che permetterà, anche, alle coppie gay di ricevere gli aiuti previsti per i cittadini in difficoltà per l’acquisto o l’affitto di una casa, è stata accolta dalle polemiche dell’opposizione e dai titoloni di alcuni quotidiani...




La lettura continua qui.

30 gennaio 2012

Blog

Qualcuno l'ha definito un giorno storico per la cultura lesbica italiana.
Tanta roba.

Allora eccoci.
10% debutta su Linkiesta.
Sapete che non lo faccio con leggerezza ma ecco a voi il link.

Ma per fare storia serve altro.
Arriva anche LezPop (tenetevi questo).
La cultura pop in salsa lesbica, che riporta nero su rosa gossip, politica, vita & curiosità.

E ora, via... andate a continuare la lettura altrove.

28 gennaio 2012

Convalescenza

Mia mamma non si arrende e torna all'attacco.

"Tesoro, cosa ti preparo a pranzo? Cosa ti farebbe piacere? Le cotolette?"
Infingarda. Le cotolette piacciono a lei.
Dal letto, mi difendo con lo sguardo.

"Ok, ho capito. Compro le mele. Ma uno cosa deve fare se ti vuole fare felice cucinando? Che non mangi la pasta, non mangi il riso, non mangi la carne e il pesce, la focaccia... Una mamma come fa?"

Alzo le spalle.
"Ok dai, poi ti compro una vaschetta di gelato".

La mamma è sempre la mamma.





20 gennaio 2012

Cultura

Continuo a ripetermi che il problema e' solo che sono inglesi.
Con qualche australiano in mezzo. Poverini.

Festa aziendale dell'anno. Festa in maschera. Maschera anni '70.
Come se qualcuno, negli anni '70, andasse in giro con delle parrucche viola in testa.
E con gli occhiali da sole a forma di cuore. E con le pallette stroboscopiche in miniatura attaccate all'orecchio destro.

Noi si, ovviamente. Si avvicina il capo dei capi, birra in mano destra, vino rosso in quella sinistra. Inglese.
"Well done. Very well done," mi sorride e passa oltre.

Poi c'e' la cultura italiana.
Si avvicina il collega di Pordenone, vino rosso in una mano, altro vino rosso nell'altra.

"Carina sei! Come sta la tua ragazza?"
"Meglio di noi. Sul letto a mangiare tortilla chips e guardare serie TV"
"E perche' non l'hai portata stasera? Le avrei chiesto un ballo. O magari a tutte e due, io in mezzo".

Continuo a ripetermi che il problema e' solo che sono italiani.

13 gennaio 2012

A volte ritornano

Ancora sotto i ferri.
E tutto per uno stupido incidente, 6 (dico sei) mesi fa.

Ma nella vita si devono vedere i lati positivi delle cose.
I due interventi passati mi hanno dato l'occasione di ammirare il Salento dalla terra ferma senza dover soffrire le scottature di chi si espone al sole, di provare gli oltre 20 menu offerti dagli ospedali inglesi ai pazienti ricoverati (e il delizioso succo d'arancia), di farmi comprare dalla mamma un intero set di boxer da uomo con i robotini disegnati sopra.

Cerco di immaginare i vantaggi di un nuovo tour in sala operatoria, oltre all'ebbrezza temporanea dell'anestesia.
I giorni fuori dall'uffico no, non valgono, ma proprio neanche un pochino...

6 gennaio 2012

MI5

Vivo con una spia.
Lavora per l'intelligence inglese, ma cosa faccia di preciso nessuno lo sa.
Ha l'aria un po' maschia, quasi a suggerire un passato lesbico. Nessuna conferma.
Maneggia con altrettanta destrezza il martello e il ferro da stiro, all'occorrenza risponde in francese o in farsi, parla inglese con perfettamente incompresibile accento di periferia degradata.

Fa capire con frasi abbozzate, in codice delle spie, che tra qualche mese ci lascia per trasferirsi in Afghanistan.
Ce lo aspettavamo.
Viaggia spesso per lavoro, per sviare i sospetti sulla destinazione mette nello zaino abbigliamento polare e da deserto.
La incontro stamattina sulle scale. Esce al buio per abitudine.
Abito lungo nero, giacca elegante, zaino da campeggio sulle spalle. Campeggio scout di 15 giorni.

Partita per la Scandinavia, di ritorno presto.

1 gennaio 2012

12

I presupposti sono buoni.


Quando l'ultima notte dell'anno parti al tramonto per correre 10km con 40mila persone travestite.
Poi torni in una casa addobbata di tartine mousse al salmone e cozze, sedano e pandori.
Per fare una doccia e prepararti a mangiare 12 acini di uva nel Sole di Madrid.
Dove una tua compagna di bevute appena conosciuta cala le braghe e fa pipì, così.
Per poi tornare nella casa, dove sul divano hanno preso il tuo posto donne e uomini, dai 20 ai 60 anni, che nell'entusiasmo dell'assenzio si baciano concentrati. Donne con donne, uomini con donne e combinazioni alternative.
Mentre la ragazza di una tua amica suona la tua ragazza come una chitarra, e la sua come una tromba.
Quando poi, a casa vuota e testa pure, ti addormenti in un letto caldo abbracciata alla donna che ami.
Senza sveglia.

Sì, i presupposti per questo nuovo anno sembrano buoni.
O almeno migliori di un 2011 così così.
Auguri.